Mondo Jazz

UN'ALTRA STORIA ITALIANA


Il Brass Group, realtà musicale palermitana, unica fondazione in Italia specializzata in produzione di musica jazz, rischia di dover chiudere i battenti. Il Comune di Palermo, dopo un affidamento durato 14 anni dei locali del complesso monumentale di Santa Maria dello Spasimo , da un giorno all’altro, ha formalizzato lo sfratto: entro il 22 febbraio fuori strumenti musicali e personale in servizio. A ciò si aggiunge una non indifferente somma, richiesta per il pagamento degli ultimi quattro anni di attività. «E’ una decisione improvvisa – dichiarano i responsabili della Fondazione – in quanto era già in corso un dialogo tra l’Amministrazione comunale e la Fondazione per la formalizzazione di ciò che di fatto era una realtà, sancita peraltro dalla presenza del logo del Comune in tutte le iniziative concertistiche e didattiche, promosse dal Brass sia dentro che fuori lo Spasimo». L’affidamento del complesso dello Spasimo risale a quando, grazie ai fondi comunitari, il Comune aveva erogato il finanziamento al fine di costituire una scuola di musica jazz. Negli anni il Brass Group si è ritagliato un importante ruolo sul palcoscenico musicale internazionale, offrendo alla città di Palermo eventi, manifestazioni e ospiti di prestigio. Ne abbiamo parlato con Eusebio Dalì, portavoce in Sicilia di Grande Sud. “E’ paradossale che l’amministrazione comunale si faccia questo autogol. Il Brass è un’istituzione di livello internazionale nel settore jazzistico. Tra l’altro, so per certo che negli anni la Fondazione ha continuamente provveduto alla manutenzione dei locali del complesso dello Spasimo – altro gioiello architettonico palermitano.Quale miglior modo di usufruire dello splendido scorcio dello Spasimo se non rendendolo fruibile al pubblico grazie ai numerosi eventi di cui si è fatto promotore il Brass Group?” I responsabili della Fondazione sono attoniti quanto lo sono i cittadini. Si prospettano manifestazioni di solidarietà da parte della cittadinanza, ma la politica cosa può e dovrebbe fare?“Vorrei sapere chi, all’interno dell’amministrazione comunale, ha il coraggio di metter punto ad un’esperienza culturale di successo decennale, che negli anni ha anche dato vita a iniziative socialmente interessanti – penso alle lezioni di musica gratuite per i bambini del quartiere della Kalsa. Si dovrebbe interrompere subito qualsiasi procedura di sfratto e rinnovare la concessione degli spazi ai responsabili di una delle iniziative culturali più importanti della città. Palermo non può permettersi di perdere una delle sue migliori creazioni.”Fonte:http://www.forzadelsud.it/lo-strano-caso-del-brass-group-palermo-fa-fuori-il-jazz/