Mondo Jazz

IL JAZZ E' UN VIRUS....


...se ti prende non ti lascia più. Però, assicura Adriano Mazzoletti, siamo portatori sani. Informazione di servizio per tutti gli addetti ai lavori, collezionisti, cultori del jazz: se foste in possesso di incisioni o registrazioni di concerti, su nastro, vecchie bobine, in forma di file. ma anche video, fotografie, partiture, locandine, articoli, lettere e quant' altro e aveste il desiderio di condividere, tramandare il grande o piccolo, comunque prezioso patrimonio, oggi è nata un' istituzione capace di rendere disponibile al vasto pubblico di appassionati e alla cerchia degli studiosi tutto il materiale raccolto, l' Archivio nazionale del jazz.A dare il buon esempio e ad assumersi la responsabilità di portarlo avanti è stato Adriano Mazzoletti, giornalista, scrittore, autore e conduttore di programmi radio e tv. Essendo tra i più grandi divulgatori di musica afroamericana ed esperti in giro per il mondo, in una vita discretamente lunga ha raccolto una miniera di documenti che ora ha messo a disposizione dell' iniziativa, costituita da un' altra istituzione nazionale, in particolare nel settore della didattica, con attività quarantennale nella capitale, ovvero il Saint Louis college of music.Presentato ieri in Campidoglio (coinvolte Roma Capitale e Biblioteche di Roma), l' Archivio ha l' ambizione di diventare un punto di riferimento Europa, sul modello dei musei nazionali di Harlem e New Orleans, attingendo a quelle fonti documentali di primaria importanza che sono le collezioni private. Al centro della strategia è il web, strumento principe di raccolta e circolazione delle informazioni, una «filosofia della condivisione che è propria della spirito del jazz», come dice il direttore del Saint Louis, Stefano Mastruzzi. Per un primo assaggio e presa di contatti, l' indirizzo èwww.archivionazionaledeljazz.comFonte: Raffaele Roselli, Corriere della Sera del 20.4.2012Piccola nota autobiografica: mi interesso di musica da quando ero adolescente, sono ormai più di 45 anni, e spesso negli ultimi tempi mi sono posto la domanda di che fare del patrimonio discografico, fotografico e di riviste in più lingue che ormai occupano non solo l'appartamento dove abito ma anche buona parte della cantina.Per mancanza di spazio in passato mi sono liberato a malincuore di una vasta documentazione relativa a festival nonchè di vecchie pubblicazioni, ma ora mi piacerebbe trovare una soluzione (da vivo....) alla mole di documenti e album.Non cerco compensazioni economiche, sarei molto contento di poter donare ad una istituzione (ente, fondazione, biblioteca, archivio) buona parte del materiale che posseggo.C'è qualcuno........? ?