Mondo Jazz

CONCERTONE 1° MAGGIO: SUSANNA, SOSPENDA QUESTO STRAZIO


La prima storica ricorrenza dell'International Jazz Day ha portato qualche immagine della nostra musica perfino in televisione, evento raro che mi spinge a parlare di quanto visto fin qui.Ha iniziato l'emittente franco-tedesca Artè sabato 28 con una lunga diretta da Parigi, sede dell'Unesco, in cui immersi in un ambiente ingessato e prestigioso Herbie Hancock e amici vari hanno suonato in diverse combinazioni.Francamente poche le emozioni: Barbara Hendricks che canta Strange Fruit, Hugh Masekela che imbraccia il flicorno, Marcus Miller che movimenta una serata piuttosto imbalsamata con un lungo brano di ispirazione balcanica. Per chi avesse perso la diretta televisiva ecco il sito che permette di rivedere non solo la serata parigina ma anche quella successiva in Congo Square a New York, sempre con Hancock a fare da mattatore e infine anche il concerto nella sala delle Nazioni Unite: http://jazzday.com/videos/Sulla tivu' nazionale ieri sera breve comparsata di Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura nella trasmissione di Gad Lerner, L'infedele.Su Rai Tre invece almeno in apparenza l'intera serata era a tema jazzistico. In prima serata una trasmissione, Sfide, dedicata a Renzo Arbore dal titolo Tutta colpa del Jazz.Naturalmente si trattava solo di una autocelebrazione del furbo e simpatico Renzo, che con il jazz vanta parentele non più vicine del centesimo grado vista la mole di musica "napolitana" e canzonettame vario assortito che ci ha propinato in decenni di marketing scaltrissimo. Arbore non può non essere simpatico (praticamente a tutti, me compreso) ma pensare che è il presidente dell'associazione Umbria Jazz spiega molte cose sul declino della manifestazione.Alle 23 arriva Bollani con una puntata speciale del suo Sostiene Bollani. Che dire, un'occasione sprecata, una Guzzanti imbarazzante per pochezza e inadeguatezza, poche le cose da ricordare e tutte ovviamente musicali: Richard Galliano ed il quintetto i Visionari.Come tutti gli anni oggi il palinsesto televisivo di Rai Tre è occupato dal concertone romano organizzato dai sindacati.Spesso negli anni passati ne ho parlato e le mie idee non cambiano: cambia, in peggio, quello che anno dopo anno viene proposto. Veramente imbarazzante per livello e qualità, sia musicale che nei commenti dal palco.Un suggerimento alla Camusso: per carità, sospenda questo strazio. E' solo uno spreco di risorse che potrebbero essere impiegate più proficuamente (più concerti in più città, spazio a tutti i generi, basta dirette televisive in assurdo romanesco che già maldispongono a priori).Paradossalmente il concertone è l'unico argomento che unifica la triplice, per favore, litigate pure su questo.........