Mondo Jazz

VERONA JAZZ: FUTURO INCERTO, PRESENTE CONTAMINATO


Una nuova fase di Verona Jazz, dunque, aperta alle contaminazioni col pop e con il rock, divisa in tre serate, ognuna con due ospiti.Si parte il giorno 28 con un cantante di rilievo mondiale: Chris Cornell, ex frontman del gruppo Soundgarden, capostipiti del genere grunge, trasformatosi, dopo la parentesi negli Audioslave, in solista. Cornell, famoso per la potenza vocale, si allontanerà dalle radici di «urlatore» per presentare, accompagnandosi solo alla chitarra acustica, il nuovo cd Songbook. Un concerto intimista ed intenso, nel quale figureranno cover (Imagine di John Lennon), nuove composizioni e pezzi del passato (risalendo fino ai seminali Temple of the Dog).Apriranno la serata due volti noti del jazz veronese Zeno Fatti e Sbibu: sarà bello vederli giocare in casa su un palco così prestigioso.La seconda serata, 29 giugno, vedrà Gino Paoli impegnato a rileggere la sue canzoni più famose in chiave jazz, accompagnato dalla band con cui ha registrato il cd Un incontro in Jazz (Flavio Boltro, tromba; Danilo Rea, pianoforte; Rosario Bonaccorso, contrabbasso e Roberto Gatto, batteria). Secondo ospite della serata il pianista israeliano Shai Maestro, giovane talento internazionale, assieme al suo trio. Quasi tutte composizioni originali, per l'unica data italiana del gruppo, a cavallo tra jazz e suggestioni classiche e orientali.Sabato 30 giugno sarà il turno della star brasiliana Maria Gadù, autrice della hit Shimbalaiè. Accompagnata da un gruppo di cinque elementi presenterà le canzoni del disco Mais uma pagina. Tra i fan della sua vocalità c'è nientemeno che Caetano Veloso. L'altra metà della serata sarà affidata al jazz di Mattia Cigalini, che nel 2009 vinse a Verona il premio Zorzella, con il progetto Bad Romance, che proporne canzoni pop in chiave jazz (Lady Gaga, Rihanna, Jennifer Lopez e altri). Un cartellone giovane e interessante, in grado di richiamare un pubblico più vario di quello fedele al jazz puro. Scelta dettata dalla debolezza congenita al botteghino di un genere elitario che, per sopravvivere, necessita di aiuti pubblici in questo momento impossibili. Ed il futuro, dopo l'abbandono dello sponsor Wolkswagen, resta incerto.Fonte: http://www.larena.it/stories/589_musica/359217_verona_jazz_apre_a_pop_e_rock_grandi_nomi_contro_la_crisi/?refresh_ce