Mondo Jazz

LE RAGIONI DI OTTAVIANO


Immediata la risposta al mio precedente post: arriva dallo stesso Roberto Ottaviano, come scrive Michela Ventrella sul Corriere del Mezzogiorno: Proprio nel giorno più importante, quando doveva essere presentato alla stampa il programma di uno degli eventi più attesi per la città, «Bari in Jazz», qualcosa negli ingranaggi della grande macchina inizia a scricchiolare.Il direttore artistico Roberto Ottaviano, grande sassofonista jazz, dopo aver boicottato la conferenza stampa, comunica le sue dimissioni.«Con ogni probabilità festival e direzioni artistiche come quelli a cui mi sono sempre ispirato, sono oggi anacronistici. Sempre più spesso i festival vengono disegnati e realizzati da agenzie, da alcuni operatori generici che non vivono la "passione" per ciò che andranno a costruire, e da emissari di una certa politica che fanno bollire in un gran pentolone tutta la cultura senza curarne quelle differenze che costituiscono ricchezza», scrive l'ormai ex-direttore artistico nella sua nota. E poi spiega le ragioni della sua scelta. «Un festival, a mio avviso, dovrebbe ancora oggi avere una sua anima, al contrario ci si proietta sempre di più verso l’oggetto fatto in serie. Dal momento quindi che non ho più alcuna autonomia e referenti diretti con cui relazionarmi, credo che tutto ciò sia più che sufficiente per giustificare la mia stanchezza, la mia demotivazione e il mio distacco e a non voler avallare ancora una volta con il mio nome, politiche ed indirizzi che portano questo progetto in una direzione che a me, culturalmente e socialmente, non interessa più. Per cui senza grancassa, al termine di questa edizione, guadagnerò l’uscita, lasciando presenze ed "ombre" familiari ad aggirarsi sulla scena. Auguri Bari In Jazz!».