Mondo Jazz

MURRAY E IL RITRATTO DI (MACY) GRAY: 2° SERATA A LUGANO


 La seconda serata di Estival sulla carta promette, e poi mantiene, qualche emozione in più rispetto alla prima.L'elemento predominante è la bufera d'acqua che si abbatte su Lugano e sugli spettatori ovviamente decimati dal maltempo ma comunque numerosi in proporzione alle condizioni ambientali.Inizio affidato ad Dr. John e alla sua Band, un buon gruppo di professionisti dove spicca la presenza e la fisicità di Sarah Morrow al trombone. Il leader l'ho ritrovato invecchiato e stanco ma sempre capace di intrattenere con buon gusto e con i soliti ingredienti che compongono la sua personale miscela di blues e di rock. Nulla di trascendentale, almeno secondo i miei canoni, ma divertente il giusto e senza sbavature ne cali di tensione.Una ottima impressione mi ha fatto David Murray, uno dei musicisti di punta della generazione dei cinquanta-sessantenni, membro del World Saxophone Quartet e leader di una serie di gruppi ed orchestre che da trent'anni propongono musica di qualità.Certo l'orchestra che ha presentato a Lugano non è la formidabile macchina di qualche decennio fa, ma fino a questo punto il suo è di gran lunga il concerto migliore ascoltato quest'anno a Lugano.Rimane il problema della presenza di Macy Gray, per me abbastanza di contorno e del tutto secondaria rispetto all'impatto dell'orchestra. Più che la sua voce quello che impressiona è il suo cattivo gusto nel vestire e nel truccarsi. Mai visto niente di simile nemmeno alla Corrida...Per fortuna gli assoli torrenziali di Murray bastano e avanzano, ed i brani senza la cantante sono importanti per mostrare una orchestra ben oliata e ricca di personalità intriganti.Per ultimo tocca a Ruben Blades e alla orchestra di salsa di Roberto Delgado. Purtroppo (o per fortuna) sono allergico a questo genere pertanto qui chiudo il mio racconto.