Mondo Jazz

IL GIUSTO MEZZO


Stacchiamo tra i 55mila e i 60mila biglietti l'anno, dice Alessandro Cavalla l'amministratore delegato del Blue Note di Milano, suddivisi in 250 serate e oltre 350 spettacoli.La capienza è di 300 persone, quindi abbiamo sempre una buona affluenza. Quanto basta per stipendiare 30 dipendenti. Certo facile non è. Primo, non facciamo prezzi economicissimi, perchè organizzare le trasferte degli artisti è dispendioso.Secondo, abbiamo una dimensione intermedia tra il bar che ha musica di sottofondo ed il teatro. Terzo, il nostro cartellone è cosiderato troppo di massa dal pubblico di nicchia e troppo di nicchia dal pubblico di massa. Quindi vuol dire che ci muoviamo nel giusto mezzo.Fonte: La Repubblica del 5 settembre, articolo di Luigi Bolognini Solo due telegrafiche considerazioni: 1) non pensavo di far parte del pubblico di nicchia. Credevo, visto il nome del locale, di essere parte di un pubblico di jazzofili che ha (o aveva) un locale di riferimento2) Come considerare i vari Valerio Scanu, Riccardo Fogli, Patty Pravo, Giovanni Allevi, Arisa e via degradando  che sono transitati dal palco del Blue Note ? Il giusto mezzo ?