Mondo Jazz

NON TOCCARE LA DONNA BIANCA


L’ultimo affronto a Nina Simone ha il volto della bellissima Zoe Saldana, l’attrice di Avatar e altri successi. E il problema è proprio questo: che Zoe starebbe a Nina come un Avatar starebbe a un abitante del pianeta Terra. Nina era nera: nerissima. Zoe è la nera più bianca che c’è. Nina era un’afroamericana del North Carolina, lo stato degli schiavi e delle piantagioni.Zoe è nata nel New Jersey dei colletti bianchi, figlia di padre dominicano e madre di Portorico. Ora proprio Zoe è stata scelta dalla regista, bianca, Cythia Mort, per interpretare la grande cantante e pianista che miscelò jazz e soul e fece della sua musica anche un’arma di denuncia del razzismo e dello sfruttamento femminile. Il film si chiama semplicemente Nina. Ma prima ancora che comincino le riprese, in ottobre, è partita una battaglia per fermarlo: o cambiare l’attrice.La rivolta degli afroamericani corre in rete. Una raccolta di firme è già partita su change.org, il sito diventato famoso per aver costretto gli investigatori della Florida ad aprire un’inchiesta sul vigilantes bianco (latino, per la verità) accusato di aver ucciso il 17enne Trayvon Martin perché nero. E le proteste sono tanto più accese proprio perché la nerissima Nina è stata un’eroina dei diritti civili. Non solo partecipando a momenti epici del movimento di liberazione: come la marcia da Selma a Montgomery che lanciò il sogno di Martin Luther King.Ma anche proponendosi lei stessa come esempio: vestendo afro e rivestendo la sua musica di suoni tribal. In campo è scesa la stessa figlia: «Mia madre è cresciuta in un’epoca in cui le dicevano che il suo naso era troppo largo e la sua pelle troppo scura », scrive Simone Kelly nel suo blog, «Rifarle il look non mi sembra la scelta più saggia». Ma perché nell’America che potrebbe rieleggere Barack Obama il mondo del cinema ha bisogno di sbiancare il volto di una diva nera?«Perché a Hollywood nessuno è stupido » dice a RepubblicaTimothy Greenfield-Sanders, il fotografo e regista fra l’altro di Black list, il documentario di HBO — la tv di Sex and the city — sui volti che hanno fatto la storia della gente nera. Al botteghino il bianco vince sempre: e lo sanno anche i neri. «Judy Reyes, che è nera e latina, mi ha detto che i genitori l’avevano cresciuta all’insegna del vecchio proverbio: sposa sempre qualcuno più chiaro di te — così si migliora la specie».Come finirà? Prima di Zoe, ricorda il New York Times, era stato fatto il nome di Mary J. Blige, la (nerissima) cantante soul. Nina, che è morta nove anni fa, sognava invece di essere interpretata da Whoopi Goldberg. Però lei stessa aveva cantato il dramma delle donne troppo bianche per i neri e troppo nere per i bianchi. La canzone è il suo capolavoro: Four women. Quattro donne, quattro sfumature di colore: la stessa rabbia e indignazione.Angelo Aquaro, La Repubblica, 14 settembre 2012
Fonte: http://www.micciacorta.it/home/naviga-tra-le-categorie/12-lavoro-economia-a-finanza/9232-zoe-saldana-e-troppo-bianca-per-interpretare-nina-simone.html