Mondo Jazz

NEO CONFORMISMI


Ieri sera su Rai Tre tornava la coppia Fazio-Saviano, facile immaginare che il popolo della "sinistra" nonchè la larga maggioranza dei telespettatori con ancora qualche neurone funzionante non abbia avuto dubbi su quale programma guardare.Personalmente ho preferito una scelta controcorrente scegliendo di vedere un bel documentario di Rai 5: una narrazione per immagini, che evoca emozioni e pensieri, e svela orizzonti inespressi attraverso la proposta culturale di uno dei festival italiani più antichi, il Ravello Festival, la cui edizione 2012 era intitolata "Memorie".Un'ora di splendide immagini e di ottima musica, tra gli altri protagonisti non appartenenti alla musica classica c'erano il quartetto di Jan Garbarek ed il gruppo Memorie di Adriano con Girotto, Marcotulli, Bosso, eccetera.La mia è stata una scelta consapevole; altre volte ho parlato su questo blog dei programmi di Fazio, ne riassumo brevemente quelli che per me ne sono i limiti che hanno fatto si che progressivamente perdessi interesse verso trasmissioni come Che Tempo Che Fa.La formula è logora, anni di rotazione dei soliti 40-50 personaggi pescati sempre e rigorosamente tra attori, scrittori,musicisti e quant'altro avessero in uscita un film, un libro, un disco. Tutti rigorosamente incensati nemmeno fossero i nuovi Marlon Brando, James Joyce o John Coltrane, talvolta al limite del ridicolo e della pura disinformazione.Anche i siparietti con la Littizzetto seguono oramai dei canovacci prevedibili: i politici spesso sbeffeggiati vengono poi trattati da divi quando si presentano in trasmissione. Non dico che dovrebbero essere presi a pesci in faccia, ma se si invita un politico, di qualsiasi colore esso sia, dovrebbe essere per farci rendere edotti delle malefatte, delle ruberie, delle incapacità che hanno saputo esprimere cosi' bene dal dopoguerra ad oggi .Insomma, tirando le conclusioni, si tratta di una trasmissione neoconformista di sinistra, buonista nel senso più irritante della parola, spesso noiosa e ripetitiva. La tragedia è che, incredibile ma vero, si tratta di una delle migliori trasmissioni italiane degli ultimi anni, e questo la dice lunga sullo stato comatoso dei programmi televisivi generalisti.Ieri sera Roberto Saviano ha fatto un monologo sul tema della disabilità, raccontando la storia di Michel Petrucciani. L'aveva già fatto per iscritto, nel libro La Bellezza e l'Inferno ed io ne avevo trascritto sul blog il breve ma bellissimo ritratto di Michel.Il video con il monologo di Saviano: