Mondo Jazz

SKY ARTE: PRIME IMPRESSIONI


Pittura, scultura, musica, letteratura, teatro e design. E molto altro, in realtà: guardando alla contemporaneità ed all’antichità. Cercherà di essere il più ecumenica possibile, la nuovissima emittente Sky Arte HD, che la multinazionale della pay tv sta per lanciare (dal 1 novembre) nell’etere satellitare italiano. Un canale culturale che riempie un grande vuoto lasciato, nel nostro paese, dalla chiusura di Rai Sat Arte e dall’assenza di realtà di grande presa all’estero come la franco-tedesca Arte.. “La nuova tv si sta impegnando ad acquisire produzioni dall’estero, dalle migliori emittenti europee, ma stiamo cercando allo stesso tempo di produrre in house per avere uno sguardo sull’arte che sia italiano”, ha spiegato Roberto Pisoni, direttore di Sky Arte.Una delle produzioni di punta della nuova rete sarà dedicata a Michelangelo, una docufiction prodotta anche insieme a Bibi Ballandi (che produrrà per Sky Arte anche “La mostra della settimana”) ed all’Associazione Metamorfosi di Pietro Folena. Come si vociferava già da qualche giorno anche Francesco Bonami avrà il suo programma, si chiamerà come un suo libro (“Potevo farlo anch’io”) e sarà condotto assieme ad Alessandro Cattelan, volto Sky di Xfactor. Il focus del programma lo capite guardando l’irresistibile clip che vi riportiamo qui nei nostri video. Altra chicca è “Fotografi d’Italia”, una serie dedicata a otto grandi fotografi contemporanei: nomi di varia estrazione ma di sicuro interesse come Letizia Battaglia o Umberto Pizzi. Ancora nuove produzioni: “L’arte spiegata ai bambini” e ancora (l’arte visiva ha una forte presenza per lo start del canale) “Street Art Contest”, un vero e proprio talent show open air con, tra i giurati, Gianluca Marziani, Francesca Mezzano e Frankie Hi Nrg.Tantissimi gli altri protagonisti che transiteranno in queste prime settimane su un nuovo canale che, a stare alle parole del ceo di Sky Italia Andrea Zappia, “nasce per crescere e per restare come presenza fissa nel bouquet televisivo italiano dell’azienda, tanto più che secondo le nostre rilevazioni ben 900.000 tra i nostri abbonati sono molto interessati”: da Annie Leibovitz a Marina Abramovich, da Norman Foster a Julian Schnabel, da Tom Ford a Giovanni Allevi. Ecco, questa era la presentazione del nuovo canale Sky. Dopo una ventina di giorni dall'esordio credo sia possibile tirare un primo parziale bilancio. Inutile dire che le aspettative erano tante, l'asticella dei desideri posizionata molto in alto e, inevitabile, il paragone con il canale franco-tedesco Artè, dietro l'angolo.Altrettanto inutile dire che un trentennio di immondizia spalmata a tutte le ore dai canali pubblici e privati ha reso la maggioranza del paese insensibile, anzi profondamente aliena, a tutto ciò che a torto o a ragione si può classificare come arte.Fatte le dovute premesse, e auspicando lunga vita e ottima audience al nuovo canale, non posso che passare all'elenco delle lamentele:Per ora passa giornalmente un numero limitato di servizi che poi viene replicato praticamente per una settimana. C'è di tutto, e pare non esistere un filtro logico. Ad esempio, vi invito a fare un passo indietro e a leggere l'ultima riga, anzi l'ultimo nome del comunicato che riporto. Un canale che si chiama Arte e propone servizi su  personaggi quantomeno discutibili scade immediatamente.Nel comparto musicale c'è una tendenza all'ecumenismo che potrà sicuramente portare ascolti (Doors, Simply Red, Allevi, ecc.ecc.) ma una maggiore aderenza alla qualità sarebbe un filtro necessario. Non tutto è arte, molto è prodotto di consumo e la differenza si vede, eccome se si vede....Spesso l'impressione nel vedere i filmati è che si tratti di documentari che per un motivo o per l'altro faticano a rientrare nei palinsesti dei canali già esistenti, ottimi quindi per essere recuperati in una inedita quanto spesso improbabile chiave culturale.Per ora l'unico filmato a tema jazzistico è un brevissimo documentario (40 minuti)sull'edizione estiva appena passata di Umbria Jazz. Nemmeno uno spuntino, e l'appetito invece è grande. Speriamo che nel palinsesto vengano effettivamente inseriti quei filmati tratti dai festival jazz per i quali si è letto esistere una trattativa.Va bene, siamo solo agli inizi, ma i curatori di Sky Arte hanno mai guardato seriamente il quasi omonimo canale franco-tedesco ? Se si ( o anche se no) la differenza è siderale....