Tutti gli appassionati di jazz sanno perfettamente che la musica che amano è commercialmente un fenomeno di nicchia, assai poco rilevante da un punto di vista quantitativo.Semplificando si potrebbe dire che il valore artistico è inversamente proporzionale all'aspetto commerciale, salvo naturalmente le poche e rare eccezioni, quindi più la musica è espressione di arte, creatività e passione e meno impatto ha sul mercato.La conferma viene dalle classifiche di vendita per l'anno 2012 di Billboard. Leggendo il reparto jazz si viene presi da un sentimento misto di sconforto e beffarda ironia. Per trovare un album che abbia qualche valida parentela con il jazz, nell'accezione più vasta e omnicomprensiva, bisogna scendere al 19 posto per trovare Unity Band, l'album di Pat Metheny.Insomma, per il mercato alla voce jazz compaiono esclusivamente ciofeche colossali e musicisti assai ibridi. L'unica consolazione in questo paesaggio frantumato è che il famigerato Kenny G, dominatore per anni delle suddette classifiche di vendita, quest'anno non è nelle prime posizioni. Mi accontento di poco, è vero.....
http://www.billboard.com/news/the-best-of-2012-the-year-in-music-1008045682.story#/charts-year-end/top-jazz-albums?year=2012