Mondo Jazz

ROB MAZUREK OCTET -SKULL SESSIONS (CUNEIFORM) 2013


 Il nuovo anno comincia con il piede giusto se il primo album ad uscire sul mercato è di Rob Mazurek, fresco co-vincitore in compagnia di Wadada Leo Smith del referendum Top Jazz per il migliore musicista dell'anno 2012.E in queste Skull Sessions il trombettista opera una fusione di ensemble, assemblando la formazione degli Starlicker con il Sao Paulo Underground . Il progetto nasce a seguito della mostra itinerante We Want Miles giunta in Brasile nella città paulista. A Mazurek venne chiesto un contributo musicale per ricordare il grande Miles e lui, invece che riprendere temi del passato, ha composto nuovi brani riarrangiandone altri che nell'album scorrono senza interruzione alcuna affrescando una tela composita e immaginifica.
A pieni orchestrali si suggeguono momenti placidi e liricamente contrassegnati dalla tromba del leader su un supporto di elettroniche e di percussioni estremamente misurato e coinvolgente. Il vibrafono di Adasiewiczed il flauto di Nicole Mitchell elevano il tasso di imprevedibilità, spesso sostenuti dal cavaquinho di Takara e dalla sorprendente sonorità della rabeca, una viola del nord-est brasiliano, che sposta con enfasi il baricentro del gruppo verso una fusion dai colori astratti naturalmente innestata nel processo orchestrale.L'omaggio a Miles è assolutamente riuscito proprio nella misura in cui la musica è sideralmente lontana dal suo modello ispiratore: ai ritmi funky sovraeccitati e parossistici del periodo post Bitches Brew si sostituiscono paesaggi urbani africaneggianti e poliritmici, ampi respiri lirici e contaminazioni di matrice folklorica.La cornetta di Mazurek poi è molto più sodale alle sonorità di Bill Dixon rispetto alla ineguagliabile pronuncia davisiana, e si fa ammirare nella varietà di timbri e di colori. Il primo magnifico album dell'anno.V A L U T A Z I O N E :  *   *   *   *