Mondo Jazz

TURBINI ASCENDENTI


Nel 2006 al Festival di Guelph, in Canada, alla fine delle prove arrivò un fotografo che voleva ritrarre Dixon mentre suonava. Bill sembrava stanco ma si fermò per un attimo, lo guardò diritto negli occhi, avvicinò lo strumento alle labbra e suonò nel modo più sublime e potente che avessi mai sentito.Eravamo in una chiesa ed era come se l'edificio crollasse e dal torace di Dixon venissero fuori migliaia di uccelli bianchi svolazzanti, che lasciavano tracce di oro e argento nel cielo. Mi parve un'eternità ma fu solo un minuto di suono. Bill concluse l'assolo con un turbine ascendente e fu come se il suono avesse penetrato la struttura di granito conficcandovisi per sempre.Intervista di Giuseppe Vigna a Rob Mazurek su Musica Jazz di gennaio 2013