Mondo Jazz

DI BLOG, DI MONK & ROLL E DI DOWNLOAD


L'uscita del tanto atteso Monk & Roll del quartetto di Francesco Bearzatti mi da lo spunto per assemblare alcuni pensieri in libertà, forse senza nemmeno seguire un filo logico. Innanzitutto l'album, dopo oramai un anno che il gruppo ne suonava il repertorio, è finalmente uscito, e su due blog ci sono le prime recensioni.Giulio Cancelliere su Silenziosa(mente) ne traccia le principali coordinate; si tratta di un blog interessante, equamente diviso tra interviste, notizie e recensioni. Da seguire, anzi, da immettere di diritto nei blog a tema jazzistico in primo piano.Roberto su Jazzfromitaly ne fa una recensione singolare, alternando le impressioni musicali a quelle che un recentissimo viaggio a Berlino gli ha suggerito. Con la consueta maestria nell'accostamento tra immagini, suoni e parole la lettura fila via a gran velocità. Nell'ultima riga appare il link ad un blog dove scaricare l'album, fatto che ha provocato un commento pepato di Luca Conti, il direttore di Musica Jazz . Per avere piena visione della vicenda invito i lettori ad andare su Jazzfromitaly, quello che a me preme sottolineare è un'altro aspetto.Qualsiasi blogger che si occupi di musica ha due possibilità: postare direttamente o indirettamente link per scaricare album e/o concerti oppure ignorare la cosa.Credo di non sorprendere nessuno se dico che non solo in rete si trova praticamente tutto, ma in contemporanea o addiritura prima ancora che l'album raggiunga il negozio.Giusto o sbagliato è un dato di fatto, tant'è che oramai da molto tempo la vendita dei compact non è più la fonte primaria di introito per un musicista, esattamente come è cambiato il significato dell'incidere un album: una volta era il traguardo, ora è solo un piccolo punto di partenza.Non a caso alcuni musicisti mettono liberamente in circolazione la loro musica sui rispettivi siti, preferendo anticipare quello che comunque avverrebbe successivamente.Al blogger compete solo la scelta, libera, indipendente (ma non su tutti i provider) e a proprio rischio di postare direttamente album, cosa che avviene su Jazzfromitaly, o di rimandare a link, cosa che anch'io ho fatto seppur rare volte.Il mercato discografico del jazz nel nostro paese è irrisorio, la questione spinosa dei diritti d'autore è l'ennesimo problema irrisolto (non solo in Italia), la spinta che proviene da internet non aspetta la politica, l'appassionato che trova sul proprio pc gratuitamente quello che nello store costa come metà giornata lavorativa dopo qualche scrupolo spesso se ne fa una ragione, sopratutto se non è un collezionista . In poche semplici frasi questo è lo stato delle cose.E il Monk & Roll di Beazatti com'è ? Mah.... Lo dico da grande estimatore del gruppo: mi riservo il giudizio dopo averlo ascoltato dal vivo. L'album non credo possa rendere appieno l'energia profusa. Per il momento ascolto e riascolto, ma non ho avuto nessun innamoramento come invece successe con Tinissima prima e Malcom X dopo...http://giuliocancelliere.wordpress.com/http://jazzfromitaly.blogspot.it/