Mondo Jazz

SOGNO RICORRENTE


 
Molti musicisti si sono cimentati e si cimentano in altri campi artistici. Per lo più si tratta di pittura, infatti sono numerosissimi i jazzisti che con risultati spesso notevoli impugnano i pennelli. Più difficile trovare fotografi, non mi risultano cineasti, ma anche con la letteratura il rapporto è complicato: numerose le biografie o i libri di ricordi scritti però a due mani, con l'aiuto spesso indispensabile di un giornalista od uno scrittore.Rari i jazzisti che invece scrivono indipendentemente dalla musica e dal loro mondo. Uno di questi è Stefano Pastor, violinista, autore di album interessanti spesso in ottima compagnia. Sul sito francese Levure Litterarie è comparso un suo racconto.Ne riporto l'incipt rimandando la lettura integrale al link: Sogno Ricorrente - No. Non è possibile contare su alcun mezzo di trasporto: il solo treno che passa è un piccolo convoglio per i minerali che non carica persone a bordo ed è molto pericoloso.L’uomo in camice bianco aveva appena comunicato a Xavier il suo parere negativo ed io me ne venni via, vagamente orientato a pensare che l’escursione prevista non avrebbe avuto luogo. L’insospettata convinzione di Xavier di portare a termine l’operazione mi si fece chiara poco a poco e il drammatico ricordo che conservo, ancora vivido, dei fatti che seguirono mi spinge a raccontarne i macabri dettagli.Cominciò con un sopralluogo. L’erba era alta e copriva l’unico binario; il colore tendeva più al giallo in prossimità dei solchi che, di lontano, si vedevano sprofondare in corrispondenza delle due rotaie. Poi cominciava una lunga serie di gallerie che si sarebbero dette interminabili. La fredda aria avvolgeva tutto in un vuoto spettrale, l’odore delle viscere della terra prevaleva su ogni cosa, il buio, appena solcato per pochi metri da una torcia, inghiottiva nella sua immensa vastità ogni possibile idea di una concretezza materica.http://levurelitteraire.com/stefano-pastor7/