Mondo Jazz

PERLE DI SAGGEZZA


Premetto: da anni mi rifiuto di guardare il consueto e desolante teatrino dei politici in tv. Tutte le trasmissioni, nessuna esclusa. Mi annoiano Santoro, Travaglio, Ballarò, la Annunziata e via via tutti gli altri. A dire il vero, a parte l'ego smisurato dei nomi citati, non sono loro a rattristarmi bensi' i loro ospiti e mi meraviglio che ancora milioni di italiani riescano ad appassionarsi a quelle indegne beghe da bottega che non meriterebbero neppure lo spazio in ventesima pagina di qualsiasi quotidiano degno di tal nome.Anche i quotidiani, già che ci siamo, sono diventati una specie di gazzettino parrocchiale in base appunto alle rispettive confessioni religiose. Quasi tutti illeggibili, se non, a volte, nelle pagine culturali. La nascita del sito italico dell'Huffington Post mesi fa era però stata salutata da molti come un interlocutore nuovo e serio da prendere in considerazione.Non mi dilungo, ne mi interessa dibattere sulla collocazione politica della testata web. Posso solo dire che come molti ho provato più volte ad accedere al sito, rimanendone spesso sconcertato per il taglio delle notizie.Ne ho ricavato l'impressione viva di un rotocalco di spetteguless anche se (o, purtroppo) di sinistra. Non che la cosa mi disturbi, semplicemente mi fa navigare in altre acque.Gli articoli sulla musica mi lasciano spesso basito;non riesco a capire se l'intervistatore ci fa o ci è, tanto è dilettantesco nella forma e povero nei contenuti. Qualche esempio ? L'analisi del Koln Concert di Jarrett che ovviamente ha suscitato un mare di polemiche e di commenti o l'intervista "politica" a quel genio di Allevi. Vi sono sfuggite simili capisaldi musicali ? Rimediate subito. Eccovi i link: http://www.huffingtonpost.it/john-b-arnold/tutta-colpa-del-koln-concert_b_3068690.html http://www.huffingtonpost.it/2013/04/09/intervista-giovanni-allevi_n_3042830.htmlInsomma, su Huffington ci capito raramente ma sicuro di scoprire perle di saggezza....