Mondo Jazz

TE LA DO IO ...LA THIRD STREAM


Ma qual è, o è stata, l’idea della cosiddetta "Third Stream Music"? Quale l’esigenza e lo scopo artistico-musicale dei musicisti coinvolti nel tentativo di produrre una terza (necessaria?) via dall’incontro o fusione tra Jazz e musica accademica? Davvero è possibile riuscire a fondere musiche dalle tradizioni e radici culturali così differenti? L’una, il Jazz, basata più su una tradizione quasi esclusivamente orale, l’altra quasi esclusivamente scritta?Una tradizione, quella africana-americana che tende ad esaltare proprio quelle componenti per secoli sublimate, se non addirittura rifiutate, dalla tradizione musicale europea, come l’indissolubilità tra soggetto e oggetto musicale, o la presenza fisica e corporale, anche scenica e teatrale, vera e propria parte integrante dell’esperienza musicale nella tradizione africana-americana? L’una che punta più su elementi espressivi e relativi alla complessità e sofisticazione ritmica, l’altra più su quelli armonico-strutturali?Un approfondimento di Riccardo Facchi, la storia di una controversa aspirazione del Jazz verso un (superfluo) riconoscimento accademico. Le prima parte è leggibile sul portale Tracce di Jazz cliccando qui: http://www.traccedijazz.it/index.php/articoli/139-te-la-do-io-la-third-stream