Mondo Jazz

HAPPY BIRTHDAY JOACHIM KUHN


Poliedrico e sperimentatore, Khun ha attraversato tutte le stagioni del jazz contemporaneo, dalla tradizone all'avanguardia. Con il trio rinforzato da Archie Shepp si veleggia tra ritmiche afro, sonorità arabe e improvvisazione. Due vecchi leoni dalle unghie scheggiate da molte battaglie ma ancora in grado, a volte, di graffiare.VALUTAZIONE: * * * (RDA)E’ l’Africa nera quella esplorata in profondità da Kuhn e soci in questo ACT 2014. Il sax di Archie Shepp, screziato e vissuto, celebra “Kulu Se Mama” con un esoterico aplomb ma sono gli inserti vocali di Maijd Bekkas e altri vocalist a connotare il disco in lungo e in largo. Per gli amanti della world music, venuti su a forza di operazioni truffaldine, dovrebbe essere aria fresca.VALUTAZIONE: * * * (FC)Un album diviso esattamente in due parti tra indigeribili pezzi con ritmica e vocalist in salsa afro-cubana e pezzi dal sapore più classico; che pur viaggiando spesso ai confini del free, riesce a tratti ad offrire notevoli momenti lirici. Ottima, ma centellinata, la presenza di Archie Shepp.VALUTAZIONE ** 1/2 (EN) Oggi il pianista tedesco compie 70 anni, un articolo sulla carriera e la vità di Kuhn compare sul quotidiano Der TagesSpigel: http://www.tagesspiegel.de/kultur/jazzpianist-joachim-kuehn-wird-70-subtiler-powerplayer/9619004.htmlDa Tracce di Jazz la recensione multipla dell'ultimo album Voodoo Sense