Mondo Jazz

L'INIQUO COMPENSO


In 140 caratteri tre affermazioni quantomeno discutibili. Ecco perchè: La notizia è ormai nota: Dario Franceschini, ministro per i Beni e delle attività Culturali ieri ha firmato il decreto per l’aggiornamento delle tariffe del cosiddetto “equo compenso per copia privata” ovvero dell’importo che ogni consumatore italiano deve pagare quando acquista un cd, un dvd, una pendrive usb, un pc, un tablet o uno smartphone, sul presupposto che potrebbe usarlo per registrarci una copia di una canzone o di un film, legittimamente acquistati.Da domani, pagheremo, tra l’altro, quasi 5 euro all’acquisto di uno smartphone o di un tablet da 32 Gb, 5,20 per un PC, 0,36 centesimi di euro all’acquisto di una pendrive usb da 4 Gb e tanto di più se maggiore ne sarà la capacità di memorizzazione.Sono oltre cento milioni di euro all’anno che usciranno dalle nostre tasche e andranno ad ingrassare i conti dell’industria dei contenuti, degli autori – specie di quelli più ricchi giacché il riparto degli importi raccolti avviene secondo oscuri criteri che premiano pochi e sacrificano molti – e, soprattutto, della Siae che trattiene una cospicua percentuale, da diversi milioni di euro, a titolo di “costi di gestione”.Continua a leggere qui:http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/21/copia-privata-la-sconfitta-della-legalita-e-della-trasparenza/1035223/