Mondo Jazz

LA PROPAGANDA JAZZ DEI NAZISTI


La chia­ma­vano la bat­ta­glia dell’etere, delle onde radio: era la guerra artistico/psicologica che i nazi­sti sca­te­na­rono dal 1940 al 1943; il pro­ta­go­ni­sta: Char­lie and His Orche­stra, un ensem­ble swing gui­dato dal sas­so­fo­ni­sta Lutz Tem­plin e finan­ziato diret­ta­mente dal mini­stero della pro­pa­ganda e dal suo respon­sa­bile Joseph Goeb­bels. La sto­ria è incre­di­bile: Char­lie and His Orche­stra era una big band jazz nata per bom­bar­dare attra­verso le onde corte gli alleati cer­cando di minarne il morale e allo stesso tempo di innal­zare quello delle truppe dell’asse. A tal pro­po­sito una squa­dra di com­po­si­tori e musi­ci­sti nazi­sti si mise al lavoro con l’intento di paro­diare lo swing sta­tu­ni­tense, coop­tando clas­sici del reper­to­rio Usa a cui veni­vano siste­ma­ti­ca­mente cam­biate le parole in chiave anti­se­mita e anti Churchill.I testi par­ti­vano iden­tici agli ori­gi­nali e dopo pochi versi devia­vano minac­cio­sa­mente. In que­sto modo St. Louis Blues, pie­tra miliare del reper­to­rio afroa­me­ri­cano, il clas­sico di W.C.Handy, all’improvviso reci­tava: «Un negro delle ban­chine di Lon­dra canta ‘Odio vedere il tra­monto per­ché i tede­schi hanno bom­bar­dato que­sta città». Allo stesso modo in You’re Dri­ving Me Crazy, il capo­la­voro di Wal­ter Donald­son, si canta: «Ecco l’ultimo dolore di Win­ston Chur­chill, ‘Sì i tede­schi mi stanno facendo impazzire/Pensavo di essere intel­li­gente ma hanno abbat­tuto i miei aerei». E ancora: «Gli ebrei sono gli amici che mi sono vicini per ral­le­grarmi, cre­dimi sono così./Ma gli ebrei sono il tipo di per­sone che mi feri­ranno, abban­do­ne­ranno e ride­ranno di me». Oppure So You Left for the Lea­der of a Swing Band? che già dal titolo diven­tava So You Left Me for the Lea­der of the Soviets?.Continua a leggere l'articolo di Francesco Adinolfi su: http://ilmanifesto.info/charlie-orchestra-la-propaganda-jazz-inventata-dai-nazisti/