Mondo Jazz

TRACCE LASER


Ulf Wakenius – Momento magico
Un album in solo che ricorda per molti aspetti l’analoga prova di Pat Metheny, One Quiet Night, con le simili zone di luce e di ombra. Alla luce appare la solida e notevole tecnica chitarristica, il buon gusto nelle scelte di repertorio e il tentativo di variare l’inevitabile atmosfera intimista doppiando lo strumento con la sovraincisione.  Alla penombra invece appartiene una più immediata, e peraltro molto piacevole, leggibilità complessiva a discapito di un utilizzo più rischioso o perlomeno più  jazzistico dello strumento .VALUTAZIONE: * * * (RDA)ANTONIO SANCHEZ – Three Times Three
Tre diversi trii in due compact per una musica uniforme e multiforme. Brad Melhdau (con Matt Brewer) e Joe Lovano (con Joe Patitucci) in stato di grazia conferiscono sia alle composizioni originali di Sanchez sia a brani provenienti da penne famose (Nardis, I Mean You) un alone di perfezione e di forte pathos. Il batterista, qui anche ottimo compositore (si ascolti Firenze), si conferma musicista tecnicamente evoluto, dal suono caldo e assolutamente personale. John Scofield e Christian McBride completano il terzo trio con esiti in evidenza soprattutto nel brano di Shorter (Fall).VALUTAZIONE : * * * * (RDA) MAX DE ALOE QUARTET – Borderline
“Il mondo del jazz in Italia è un mondo piccolo, lontano dal music business e dai clamori, ma questo suo limitato potere commerciale ha il vantaggio di preservare la purezza e l’autenticità del processo creativo. Tradotto vuol dire che possiamo scrivere, suonare e registrare la musica che più ci aggrada” Sono le parole programmatiche con le quali De Aloe presenta questo Borderline, una sottile linea che divide la normalità dalla follia e contemporaneamente più generi musicali (brani di Cobain, Monk, Schumann, Barrett), il tutto con buon gusto e con un ottimo gruppo che ha modo di evidenziare le buone individualità strumentali di ciascheduno.VALUTAZIONE : * * * (RDA)MOSTLY OTHER PEOPLE DO THE KILLING – Blue
Un album che molte discussioni ha sollevato in rete, essendo la riproposizione pari pari di Kind of Blue, suonato con una fedeltà all’originale tale da mettere a dura prova un ascoltatore non particolarmente ferrato. Inutile aggiungere che i musicisti coinvolti sono tra il meglio della nuova generazione americana, cosi’ come inutile dire che tra l’originale e la copia non ho nessun dubbio su cosa ascoltare.VALUTAZIONE: * * *  (RDA) URI CAINE – Callithump
Dopo 13 anni Caine incide un nuovo album in solo per Winter & Winter e lo fa in presa diretta, registrando in studio un’ora di musica (successivamente divisa in 11 brani) esattamente come usa fare nelle sue esibizioni live in solo. L’unica differenza è che qui tutto è nuovo e non ricorre nessun tema conosciuto, per il resto l’album compendia al meglio lo spirito di un solo set del pianista: tumultuose improvvisazioni che trovano imprevedibili soluzioni melodiche, raffinatezza e classe ben distribuite, enciclopedica cultura musicale che affiora ad ogni passaggio. VALUTAZIONE: * * * *  (RDA) JEROME SABBAGH 4TET - The Turn
Notevole uscita per il quartetto del sassofonista tenore Jerome Sabbagh, che firma con questo "The Turn" il disco più ambizioso della carriera. Suono corposo e potente, unisoni e crescendi di climax coinvolgenti, cambi d'atmosfera repentini e generose spruzzate psichedeliche su un tessuto post bop reso accidentato e mobile. Una band in cui spicca Ben Monder, chitarrista immaginifico che rifornisce continuamente d'idee l'ispirato leader.VALUTAZIONE: * * * * (FC)Ogni giorno nuove recensioni sul portale Tracce di Jazz http://www.traccedijazz.it/index.php/link-web