Mondo Jazz

101 STORIE ZEN SUL JAZZ


Un giovane adepto che tutto voleva sapere sul jazz si recò un bel giorno ad Harlem, dove in un sottoscala si diceva vivesse un grande Maestro di Jazz. Il Maestro lo accolse nel silenzio di quelle pareti misere, fra topi e vecchie suppellettili, e l’umido di una tana senza luce. Dopo qualche minuto di imbarazzata attesa, l'adepto ebbe l'autorizzazione a formulare la sua richiesta.- Come posso diventare un grande jazzista?", chiese con deferenza al venerabile. - Occorre che tu sappia suonare tutti gli standards conosciuti per ogni tonalità -, fu la risposta.E si congedarono. Per anni ed anni allora il giovane adepto prese a praticare. Non v'era canzone del repertorio tradizionale che sfuggisse alle sue ardite improvvisazioni. Quando poi fu pronto, decise di tornare ad Harlem. Il Meastro di Jazz stava ancora lì, nel medesimo sottoscala e non pareva invecchiato.Anzi. Dopo alcuni istanti di rispettoso imbarazzo, l'adepto provò a dire che era pronto e che aveva finalmente capito cosa era il jazz. Ma fu subito interrotto dalla flebile e antica voce del Maestro: - Adesso dimenticati di tutto. Ogni scala. Ogni accordo. Ogni sostituzione. Distruggi quelle forme e pratica la libertà del suono.È così per anni ed anni, l'adepto prese a dimenticare e a distruggere strutture e progressioni, con un processo metodico. Quando ebbe realizzato d'esser pura radice ed essenza di suono, tornò ad Harlem. Ma il vecchio edificio era stato demolito e il grande Maestro di Jazz morto da parecchi anni.Fonte: