Mondo Jazz

LE NOTE DEL SILENZIO


La polemica tra il quotidiano Libero e Paolo Fresu è rimbalzata a lungo nel web nelle giornate di ieri e ieri l'altro. Anch'io ne ho parlato in un editoriale su Tracce di Jazz (vedi link) pur senza conoscere tutti i termini del contratto. A chiudere credo definitivamente la querelle, e a conferma della stima che avevo espresso preventivamente nei confronti di Fresu, è arrivata una nota di Pannonica Music, l'agenzia di Paolo, che definisce esattamente i termini della questione e smonta l'articolo di Bechis:"In seguito alla nostra diffida indirizzata a "Libero Quotidiano" e al il suo Vice-Direttore Franco Bechis ieri in tarda serata sono stati rimossi dal web tutti i post indicati nella stessa. Un grazie anche a "L’Unione Sarda" che oggi ha rimosso la riproduzione degli articoli di cui sopra. Resta in sospeso la seconda richiesta che abbiamo formulato: un formale atto di scuse con gli stessi mezzi utilizzati per la pubblicazione dell’articolo e del video.Ma ovviamente esistono anche i conti: il DPCM del 15 maggio 2014 nell’art. 2 (programma di iniziative culturali) affida al musicista Paolo Fresu un progetto chiamato “Lo squillo della Grande Guerra.Il Silenzio” (da un'idea dello scrittore giornalista Paolo Rumiz) assieme a numerosi altri progetti artistici e non solo (mostre, progetti didattici e di archiviazione e digitalizzazione), che coinvolgono figure di grande caratura artistica come quelle di Ermanno Olmi, Riccardo Muti e l’Orchestra di Piazza Vittorio per contribuire alla realizzazione di un programma commemorativo sulla Grande Guerra.Il progetto di Paolo Fresu è quello tra tutti che percepisce la cifra minore, indicata in un massimo di € 50.000,00. Il 20 maggio 2014 il Segretariato generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri determina l’affidamento definitivo del progetto per un importo complessivo non superiore a € 40.000,00 al netto dell’Iva e delle ritenute fiscali e previdenziali. Il 28 Luglio 2014 l’agenzia di Paolo Fresu emette la fattura n. 89 di € 30.000,00 più Iva al 22% (€ 6.600,00) per un totale di € 36.600,00.Cifra che comprende: 1.L’ideazione e la direzione artistica del progetto suddiviso in tre parti: a) individuazione e coinvolgimento di trombettisti della maggiore parte dei Paesi belligeranti (Italia, Portogallo, Romania, Stati Uniti, Grecia, Polonia, Brasile, Russia, Australia, Regno Unito, Montenegro, Albania, Bulgaria, Ungheria e Serbia) per l’esecuzione con tromba sola o con soli ottoni del “Silenzio” nella giornata del 27 luglio.Tutte queste esecuzioni faranno poi parte di un video che viene successivamente pubblicato su Rai Storia; b) Ricerca di materiali musicali di repertorio sulle due guerre per l’esecuzione di un concerto originale; c) Arrangiamento degli stessi per un duo di tromba e bandoneon. 2.Concerto della durata di oltre 90 minuti con introduzione del “Silenzio” per tromba sola sull’altipiano di Folgaria alla presenza di diverse migliaia di persone (https://www.youtube.com/watch?v=AO7GpbSnrcI). 3.Cachet degli artisti. 4.Compensi per le altre professionalità del management coinvolte (tecnico del suono, direttore di produzione, agenzia). 5.Spese di viaggio, vitto e alloggio per le professionalità e gli artisti per due giorni (il concerto si svolgeva in quota e si è dovuti arrivare il giorno prima, destinando all’evento più giorni pieni durante il periodo della tournée estiva).Il costo complessivo è inferiore a quello dell’affidamento da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri e comunque inferiore a qualsiasi concerto di una festa paesana... Non credo che la musica abbia un prezzo ma ha tuttavia una trasparenza che la rende universale…"http://www.traccedijazz.it/index.php/primo-piano/32-editoriali/872-ma-quanto-costa-il-silenzio-di-fresu