Mondo Jazz

PAGAIARE CONTROCORRENTE


Sul portale Tracce di Jazz c'è la rubrica Controcorrente dove ci si lascia andare a rimbrotti e lazzi, spesso da amanti delusi (il sottotiolo recita: Black out e corto circuiti assortiti dal rutilante mondo dei media, sapide invettive e bonari scapaccioni da scafati jazz-addicted non allineati). Riprendo alcuni post anche qui. Se non posso cambiare il programma di UJ posso almeno farmi una risata.....Da Socio del Centenario segnalo un grave refuso promozionale nel numero di dicembre 2014 di “TOURING”, tra le maggiori riviste di Turismo italiane; dove si riportano i più importanti appuntamenti artistici e culturali nazionali e all’estero. A pag. 108 dell’Almanacco, segnalando l’unico festival in Italia, nel mese, ed unico jazz festival d’inverno al mondo!, Orvieto non viene mai menzionata ed erroneamente si indica Perugia come luogo dell’evento. Si allegano copia dell’articolo TCI e programma di UJW22.Ritengo doveroso e necessario, auspicando anche un intervento ufficiale al riguardo da parte dell’Amministrazione Comunale di Orvieto, che il TCI voglia mostrarsi proattivo per onorare la propria secolare leggendaria autorevolezza in materia di Turismo e Promozione Turistica e proporre, a soddisfazione di questo esecrabile (dal punto di vista mediatico e professionale) abbaglio, quantomeno un bell’articolo promozionale sull’antica città rupestre etrusca e medievale sui prossimi numeri del 2015; a titolo gratuito, quale risarcimento morale per quel che è palese danneggiamento d’immagine di una delle Città d’Arte d’Italia.Fonte: http://orvietosi.it/2014/12/la-rivista-touring-promuove-umbria-jazz-winter-a-perugia/ Spettabile Organizzazione Umbria JazzDa semplice appassionato che a lungo ha frequentato il vostro festival anch’io lamento un esecrabile abbaglio dal punto di vista mediatico e professionale che si perpetua da molti anni: sotto le insegne di Umbria Jazz sono passati rocker, dj, cantautori, tarantolati e molta altra fauna di dubbia e varia natura.Ora, per onorare la leggendaria autorevolezza in campo jazzistico e mostrarsi proattivi, propongo quale risarcimento morale una edizione finalmente libera da prestigiose quanto trombonesche presenze di nani e ballerine ed un ritorno alla musica di qualità, non necessariamente solo jazzistica. Non lo richiedo a titolo gratuito ma vi informo che sicuramente la vostra immagine negli ultimi anni è piuttosto danneggiata (anche se voi palesemente ve ne impippate).