Mondo Jazz

BACH NETWORK


Uri Caine e Mario Brunello, due universi differenti ma speculari, accomunati dall’amore verso le immortali musiche di Bach tanto da intraprendere un piccolo giro di concerti, proseguimento degli incontri passati avvenuti dapprima durante il festival jazz di Roccella Ionica e poi nel corso della rassegna Suoni delle Dolomiti.Ieri sera la Radio Due della Svizzera italiana ha trasmesso in diretta audio e, parzialmente video, il concerto tenuto all’Auditorium Stelio Molo di Lugano. Mi sono cosi potuto godere da casa una splendida serata concertistica che vedrà i due replicare questa sera al Teatro Fraschini di Pavia per la rassegna Dialoghi: Jazz per due. Spazio sia ai solo che ai duetti e concerto dedicato principalmente alle tre Sonate bachiane per viola da gamba e clavicembalo.Ad un inizio in solo di Brunello con la celeberrima Suite n. 3 per violoncello è seguito un solo di Caine che ha improvvisato magnificamente su alcuni temi delle Variazioni Golberg. I due hanno poi suonato insieme la prima delle sonate adattate fedelmente a violoncello e pianoforte. Dopo intervallo e intervista radiofonica a Brunello il set ha visto eseguire le restanti due sonate bachiane seguite da una composizione di Uri Caine scritta per l’occasione: Invenzioni per pianoforte e violoncello, dalla struttura prevalentemente scritta e cameristica.Due i bis, un preludio di Gershwin e ancora una composizione di Bach. Quasi due ore di musica dove a prevalere è stato l’ambito accademico sia pur in una diversa concezione di improvvisazione, come d’altronde lo stesso Brunello ha espresso in una recente intervista a Giovanni D’Alò per La Repubblica: "Bisogna stare attenti a non fraintendere il termine improvvisazione. Per me improvvisare vuol dire impostare un discorso sopra una struttura ben precisa.Non vedo una grande differenza fra un'improvvisazione su un tema che ha una sua struttura armonica e melodica, e un'improvvisazione intesa come interpretazione che può cambiare di volta in volta. I testi musicali possono essere rinnovati non solo nel senso delle note, ma cambiando le intenzioni, gli accenti, il linguaggio".