Mondo Jazz

IL MONDO E' BELLO PERCHE' AVARIATO


Il calembour è opera di Nino Frassica, alias frate Antonino da Scasazza, e serve a illustrare le differenti valutazioni che via via emergono dal web sull’appena concluso Festival Jazz di Bergamo.Mentre tutti concordano sul concerto più deludente (Jeff Ballard), i pareri poi divergono in maniera anche consistente su tutto il resto del programma. Si va dalla considerazione massima a quella minima nello spazio di poche battute: cosi’ il progetto Palatino di Aldo Romano è visto in luce estremamente positiva da Dario Guerini su Bergamonews oppure vede il parere sostanzialmente negativo di Riccardo Facchi su FreeFallJazz .Anche il quartetto di Mark Turner gode di valutazioni differenti, si va dal “buono” al “monotono”, mentre il gruppo di Michael Formanek sconta nei giudizi una collocazione poco adatta. Il pubblico che affolla il Teatro Donizetti ha poca familiarità con linguaggi di più difficile comprensione, meglio sarebbe stato posizionarlo nella fascia pomeridiana.Al proposito, sicuramente senza pretesa di sfornare idee che non siano già state vagliate, ma giusto per ribadire il parere di un appassionato che da sempre frequenta Bergamo jazz, mi permetto alcuni suggerimenti:1)Far esibire un solo gruppo per sera al Donizetti. I motivi sono evidenti, e la possibilità offerta ai musicisti è molto più appetibile in termini temporali2)Ampliare l’offerta mattutina e pomeridiana che si indirizzi naturalmente verso proposte meno battute coinvolgendo nuovi ed emergenti protagonistiAnche in questo campo poi ci sono pareri diametralmente opposti: sempre Dario Guerini su Bergamonews auspica un’apertura al jazz della Luisiana e ai musicisti dell’est europeo. Mentre trovo sintonia con quest’ultima idea, non mi raccapezzo sulla prima, chissà cosa intende il giornalista, forse un ritorno al New Orleans ?Se fosse cosi, nel pieno rispetto dei pareri e dei gusti, mi parrebbe una operazione piuttosto retrò e dal respiro corto. Già il direttore artistico, chiunque egli sia, ha il suo bel daffare per mantenere il timone diritto: accontentare tutti, pubblico, sponsor e istituzioni, non si può ma comunque si cerca sempre di farlo e naturalmente in cambio si ottengono solo critiche da destra e da manca.Infine segnalo la cronaca minuziosa e interessante sera dopo sera ad opera di Thierry Quenum sulle pagine web di Jazz Magazine.Tutti i link:http://www.bergamonews.it/cultura-e-spettacolo/bergamo-jazz-2015-tante-luci-ma-anche-qualche-ombra-202484http://www.mescalina.it/musica/live/22/03/2015/mark-turner-quartet--palatino-quartethttp://freefalljazz.altervista.org/blog/?p=12317#more-12317 http://www.jazzmagazine.com/Appena arrivato sul web anche l'articolo di Enrico Bettinello per Il Giornale della Musica:http://www.giornaledellamusica.it/blog/?b=500