Mondo Jazz

CANTO MALE IL JAZZ


L’opera prima di Saverio Pepe «Canto male il jazz», con Marco Tamburini, Alfonso Deidda, Aldo Vigorito, Giovanni Scasciamacchia, Daniele Scannapieco e Guido Di Leone, sarà allegata al numero di maggio di Musica Jazz insieme a «The Lomax Tapes» di Paolo Botti.Quarantatré primavere testé battute e alle spalle tante scene calcate in veste di entertainer, conduttore radiofonico e televisivo, attore e voce recitante. E anche come cantautore, di quelli che le storie le raccontano come si faceva un tempo: con il sorriso, magari anche amaro, sulle labbra. Il jazz c’è sempre stato nel suo guardaroba, tanto da diventare oggetto dei suoi studi accademici e conseguire la laurea presso il conservatorio della sua città, Matera.E così, dopo anni di lavoro e di ricerca, Saverio Pepe ha voluto unire le sue passioni: la musica, il jazz e l’ironia del suo cantautorato che, già nel titolo, svetta convinta: «Canto male il jazz». Pepe ha il dono della favella: sciolta, agile e concreta; parole senza fronzoli capaci di narrare fatti, persone, città e reconditi segreti con la naturalezza dello chansonnier d’antan che indossa abiti moderni e genuina baldanza.Continua a leggere qui: http://musicajazz.it/la-prima-di-saverio-pepe-canto-male-il-jazz-in-regalo-con-musica-jazz-di-maggio/E' difficile commentare una uscita siffatta: diamo per scontato che la rivista non può sfornare 12 compact disc con capolavori inediti ogni anno e che, una tantum, possa provare a confezionare qualche cosa di più "leggero" e "potabile" adatto  un pubblico di bocca più buona.Io ci ho provato ad ascoltare Pepe. Ci ho messo buona volontà, ho letto con attenzione i nomi dei bravi musicisti che lo accompagnano. Ma non sono riuscito comunque a farmelo piacere. Per me il nome dell'album dice già tutto. L'intenzione probabilmente era ironica ma alla fine risulta quanto mai veritiera.Comunque, visto che su Facebook in meno di 3 giorni il video ha raggiunto 170 "mi piace" (sigh !) non mi rimane che arrendermi: lui canta male il jazz ed io ne scrivo peggio.