Mondo Jazz

JAZZ IN RADIO. QUEL PASTICCIACCIO BRUTTO DI VIA ASIAGO


Che RadioTre sia la Cenerentola della RAI, si sa; che il jazz sul medesimo canale sia la sguattera di Cenerentola, “ce ne siamo fatti una ragione”,  come dice un noto Statista (en passant, quello del canone via contatore). Ma che diventi addirittura invisibile, poi, questo proprio non ce lo aspettavamo: ma in fondo per e.90,00 annui che cosa si pretende? Di avere pure il palinsesto dei programmi, un “Sorrisi & Canzoni TV” ‘a gratis' sul tappetino del mouse? Accendere ed ascoltare, il momento della Patria è grave, chissà, le trasmissioni possono esser interrotte all'improvviso passaggio dell'ultimo 78 giri di qualche attempato Maresciallo d’Italia  (no, quello lo stanno ancora registrando, magari per i primi di settembre.. ).Sino a qualche tempo fa, il sito di RadioTre era classicamente allestito, con una buona mappatura tematica dei complessi e variegati contenuti del canale, che tra l'altro annovera molti “programmi contenitore”. Utilissima la sezione “Musica alla Radio”, divisa per generi (opera, sinfonica, jazz appunto), in cui erano elencati tutti i concerti destinati ad andare in onda nell’arco di un mese, con tanto di locandine. Oddio, spesso e volentieri i concerti jazz venivano rinviati, specie nel turbolento periodo estivo, fitto di eventi live: anche Cenerentola ha le sue occasioni mondane…. Impagabile poi l'archivio podcast di trasmissioni ‘long seller' come “Body and Soul”, una splendida audiostoria del jazz a più voci, sviluppata anche per filoni tematici. Infine il sito di “Battiti”, su ci soffermeremo più avanti. Era possibile così programmare le proprie serate in tempo utile, magari anche preparando il registratore, perché no?. Per quanto rada e sballottata, la programmazione jazzistica è risultata recentemente particolarmente ricercata e di gran qualità, diffondendo in differita su scala nazionale concerti presentati da festival italiani ed esteri e spesso immortalando occasioni d'ascolto uniche (un esempio recente, lo splendido concerto della formazione di Liberty Ellman registrato nello scorso luglio ad Along Came Jazz di Tivoli, piccola manifestazione che con ciò ha bagnato il naso ad una pubblicizzatissima "portaerei”, di scena poco distante). Ma tutto questo non ha il marchio di una ragione sociale aziendale, ma più semplicemente un nome e cognome, Pino Saulo: speriamo che non ce lo ‘ottimizzino' presto, in omaggio alle sempreverdi ideologie della consulenza.  Ma come soleva dire un mio vecchio capufficio, “in burocrazia nessuna buona azione rimane impunita”. Infatti qualche tempo fa anche RAI viene contagiata dalla febbre dell’App, soluzione taumaturgica di tutti i problemi di audience. Morale: i siti dei vari canali vengono letteralmente terremotati e sfrondati, in sostanza diventano l’archivio dati della applicazione, che sostanzialmente sembra strutturata in base ai programmi esistenti. L’impatto sul sito di RadioTre è tellurico, come si diceva: tutti i miei segnalibri alle pagine che riportavano al programmazione jazz divengono inutilizzabili, con l’unica parziale eccezione di quello di Battiti. Esploro in lungo e largo le pagine di RadioTre cercando qualche collegamento nascosto in un recesso poco intuibile: niente da fare. Il massimo risultato è reindicizzare il link di Battiti, con il suo archivio di podcast (sull’effettiva fruibilità di questa sia pur raffinata trasmissione sarebbe però necessario un lungo discorso…. ). Nonostante  l'età non più verde, ho ancora l’ingenuità di farmi sedurre dalla promessa di ‘una radio su misura per Te’: mi registro compilando accurato questionario da cui emergono chiare le mie preferenze musicali, con specifica indicazione dei programmi preferiti. Ingenuo sì, ma non al punto di farmi ficcare nei miei dispositivi l’ennesima app mangiamemoria che ne accelererà l’obsolescenza, per tacere della captazione di dati vari. Conclusione: la ‘radio su misura per Te’ non si manifesta nemmeno con una mail in due-tre mesi, all’apertura del sito mi appaiono in prima linea le icone dei programmi da me indicati come preferiti, potenza dell’intelligenza artificiale…Ma questo è un articolo ‘di servizio’, quindi vi riporto quel pochissimo che è possibile spremere dal sito RadioTre per avere qualche informazione sulla programmazione jazz:“Battiti”: questa è la sua nuova pagina con i podcast:https://www.raiplayradio.it/programmi/battiti//archivio/puntate/RadioTre Suite: questo è il contenitore in cui vengono programmati i concerti jazz registrati live, di solito in onda il martedì salvo contrordini, emergenze mondane ecc. Questo link apre la pagina dei “prossimi concerti”, che peraltro ha una finestra temporale ristrettissima (non più di una settimana), quindi va controllato spesso:https://www.raiplayradio.it/programmi/radio3suite/archivio/articoli/Body and Soul: dispersa, pagina vuota, sparite tutte le puntate. Vedere per credere:https://www.raiplayradio.it/programmi/bodyandsoul/Mi trattengo, ma questo è puro autolesionismo: questa poteva essere un’attrattiva enorme per il canale, dico un'eresia, era addirittura un prodotto vendibile. La bellissima ‘audiobiblioteca’ di ‘Ad Alta Voce’ (archivi ben più pesanti, tra l’altro) è stata salvata …. questa no. No comment. Ahimè, questo è quello di cui ci dobbiamo accontentare…. Ma si sa, noi jazzfan siamo assuefatti all’ascetismo ed alla frugalità. Vi potrete consolare con il botox in HD delle ‘madrine della patria’ in TV…..Non faccio promesse, ma vista l’arrabbiatura, mi darò all’esplorazione delle emittenti confinanti, magari cominciando dalla Svizzera Italiana.Franco Riccardi,  alias Milton56