Mondo Jazz

SENTIRSI BENE


 Wynton Marsalis è uno dei trombettisti più famosi al mondo. È una star che riempie le sale dei concerti. Di tanto in tanto chiama Hans Zurbrügg (il fondatore del Berna Jazz Festival), chiedendogli se può suonare per alcuni giorni nel suo piccolo jazz club.Il motivo per cui una star di questo calibro è disposta a "svendersi", va cercato nell'affinità di pensiero che accomuna Marsalis e Zurbrügg: ambedue sono amanti del buon jazz, quello puro e legato indissolubilmente alla tradizione. I due si sentono in dovere di difenderlo. Rifiutano il jazz elettronico, rock, free o influenzato da generi musicali affini.swissinfo.ch: Winton Marsalis è molto legato alla tradizione, tuttavia i musicisti con cui collaborava erano degli innovatori nella loro epoca.Per lei, il jazz è musica che non evolve più? O può ancora svilupparsi in una direzione ancora sconosciuta?H. Z.: Secondo me, la storia del jazz è stata scritta. Ciò non significa che i musicisti jazz di oggi non possano più realizzarsi e sviluppare un loro stile o una loro personalità. Credo che si sia già provato tutto ciò che era possibile.Fonte: http://www.swissinfo.ch/ita/40esima-edizione-_jazzfestival-di-berna---da-sempre-fedele-alla-tradizione/41329834?rss=trueIl discorso del fondatore del Jazz Festival di Berna non fa una piega. In questa epoca in cui Dio è morto, Marx è morto, il jazz è morto, anche Hans Zurbrugg ha il diritto di non sentirsi troppo bene.....http://www.thejazzandbluesartbox.com/index.php?id=20&L=3