Mondo Jazz

D'ANDREA A BORGO VAL DI TARO


Nel corso degli ultimi anni, l'arte al pianoforte di Franco D'Andreaha assunto, in modo crescente, i connotati di una personale ed unicaricostruzione della storia del jazz, nella quale gli stili, le epocheed i riferimenti storici del pianista, da Ellington a Coltrane, daTristano all'imprescindibile Monk, sono tessere di un affresco che sicompone sera dopo sera sotto alle mani dell'autore.Nella difficoltà,o impossibilità, di raccogliere tutti i richiami, gli accenni tematicisubito occultati, le sfumature stilistiche del disegno complessivo,agli spettatori, rapiti dal gioco delle agilissime mani sullatastiera, con la sinistra che spesso elabora patterns ritmici che ladestra sviluppa o smentisce, viene trasmesso dall'autore un senso diprofonda appartenenza e rispetto per la storia di questa musica.Contemporaneamente, si assiste ad un processo creativo sviluppatotramite un linguaggio del tutto peculiare, che unisce in modoequilibrato tradizione e libertà espressiva, senza mai deviare da unpercepibile rigore. Si è avuto un saggio eloquente di questa artedomenica 29 luglio a Borgo Val di Taro, nel corso del tradizionaleconcerto dedicato al Maestro Giorgio Gaslini che nella cittadinaparmense fissò la propria residenza negli ultimi vent'anni dellapropria vita.Occasione propizia anche per l'annuncio del vincitoredella terza edizione del Premio intitolato a Gaslini , scelto sullabase dei puntuali criteri di una giuria (Franco D'Andrea, RobertoBonati e Bruno Tommaso) che cerca ogni anno giovaniesecutori/compositori da valorizzare, nella figura del venticinquennesassofonista norvegese Mathias Hagen, già membro del BJERGSTED JAZZENSEMBLE, una delle orchestre dirette da Roberto Bonati, direttoreanche del Festival Parma Frontiere.
Prima del concerto di D'Andrea c'è stato spazio per una breve vetrina del vincitore 2017 del Premio, il trombonista vicentino Filippo Vignato il quale, accompagnato alpianoforte da Giovanni Guidi, ha condotto una mezz'ora improvvisata dimusica mescolando blues, tango e liricità con la sensibilità ed ilpathos che in molti hanno imparato ad apprezzare nei due dischipubblicati in anni recenti. A Borgotaro, oltre alla musica, molta commozione nel ricordo di Gaslini,e la conferma di un'iniziativa che di anno in anno sta affermandosi come realtà prolifica e propagatricedi buone semine jazz. Andrea Baroni