Mondo Jazz

TESSITORI DI SOGNI


La serata finale del decimo Ambria Jazz ha visto all'opera un trio speciale in una location notevole, lo scalo ferroviario di Tirano con le motrici d'epoca, ed è stato salutato da un largo successo di pubblico.La musica dal canto suo ha mantenuto tutte le promesse legate ai nomi del trio Dream Weavers, composto dal chitarrista franco vietnamita Nguyen Le, dal percussionista francese di origini martinicane Mino Cinelu e dal soprano di Gavino Murgia, artista in residence e vero mattatore del festival.Tre provenienze estremamente diverse, con radici quanto mai lontane tra di loro, potevano dar vita ad una esibizione di talento un pò arida e fine a se stessa, oppure, come avvenuto domenica sera, integrarsi e sollecitarsi reciprocamente in una continua alchimia di suoni,  compreso il canto creolo ed il tenores sardo, il tutto innervato da un corposo linguaggio jazzistico.L'inizio è folgorante: un cielo stellato creato dalle elettroniche sul quale Le dispensa poche note sgocciolanti e Murgia fa volare il soprano su paesaggi che non possono non richiamare le migliori pagine di John Surman. Una sonorità controllata, potente evocatrice di emozioni, un linguaggio estremamente comunicativo e contemporaneo pur attingendo a sonorità ancestrali.Tutte le composizioni, scritte dai tre musicisti, rimangono su un piano squisitamente jazzistico, dalla forte componente ritmica sollecitata a turno dalla chitarra elettrica di Le, esuberante ma controllata, e dalle percussioni minimaliste di Cinelu: un piatto, il cajon, uno strumento di origine peruviana divenuto protagonista indiscusso nella musica flamenca contemporanea grazie a Paco De Lucia, ed un pad elettronico, oltre naturalmente a campanellini e sonagli di varia foggia e dimensione.Un set potente e controllato, un pugno di composizioni ispirate dall'impronta personale, assoli coinvolgenti e un utilizzo delle elettroniche misurato e comunicativo. Un bel gruppo, la cui evidente gioia di suonare insieme ha fatto non solo da collante ma si è propagata al pubblico, rendendo la serata indimenticabile.Non rimane che attendere con ansia l'uscita dell'album annunciato per l'etichetta S'Ard Music. Mentre me ne sto andando il trio, richiamato a gran voce sul palco, inizia a suonare Confians, il meraviglioso brano in lingua creola dal testo bellissimo (  http://www.marok.org/Elio/Discog/confians.htm ) che Cinelu registrò con i Weather Report sull'album Sportin Life.Una magnifica chiusura del concerto e del festival.