Una rassegna all'insegna della musica di Thelonious Monk quella proposta dal 13° Festival Jazz di Berbenno dall'Associazione Mongiardino Arte. Enrico Pieranuzi alla guida del suo nuovo e scintillante trio italiano ha deliziato sabato 19 agosto un numeroso pubblico accorso alla Terrazza Traversi. Una dopo l'altra, tra le sensibili mani del pianista sono emerse le inconfondibili e meravigliose melodie sghembe ed oblique del grande musicista nero americano. Nutty, poi Pannonica, Straight No Chaser, la tenera ballata Ask Me Now, Ugly-Beauty, Well you needn't, poi Rhythm-a-ning e Blue Monk come bis finali. Il fitto programma monkiano è stato intervallato da tre composizioni di Enrico : Mid Day Moon, melodia costruita sugli accordi armonici di Round Midnight, Monk, un brano scritto 24 anni fa in occasione della morte di Thelonious, ed il vivace 5+5, composto per i 55 anni del pianista. Un Pieranunzi simpaticamente loquace e perfettamente inserito nel clima di sagra paesana valtellinese, ha mostrato come sempre una grande lucidità ed un perfetto controllo di tecnica e feeling, ben assecondato da un solido Petro Ciancaglini al contrabbasso (l'unico parzialmente penalizzato dall'acustica) ed un grintoso e coinvolgente Walter Paoli alla batteria. Il gruppo ha mostrato di poter brillare di luce propria e di non essere considerato solo l'alternativa autarchica al sontuoso trio americano con Johnson e Baron. Notevole ma, a mio parere, ancora con grandi margini di crescita il livello di interplay tra i musicisti.
PIERANUNZI TRIO CHIUDE ABOUT MONK A BERBENNO
Una rassegna all'insegna della musica di Thelonious Monk quella proposta dal 13° Festival Jazz di Berbenno dall'Associazione Mongiardino Arte. Enrico Pieranuzi alla guida del suo nuovo e scintillante trio italiano ha deliziato sabato 19 agosto un numeroso pubblico accorso alla Terrazza Traversi. Una dopo l'altra, tra le sensibili mani del pianista sono emerse le inconfondibili e meravigliose melodie sghembe ed oblique del grande musicista nero americano. Nutty, poi Pannonica, Straight No Chaser, la tenera ballata Ask Me Now, Ugly-Beauty, Well you needn't, poi Rhythm-a-ning e Blue Monk come bis finali. Il fitto programma monkiano è stato intervallato da tre composizioni di Enrico : Mid Day Moon, melodia costruita sugli accordi armonici di Round Midnight, Monk, un brano scritto 24 anni fa in occasione della morte di Thelonious, ed il vivace 5+5, composto per i 55 anni del pianista. Un Pieranunzi simpaticamente loquace e perfettamente inserito nel clima di sagra paesana valtellinese, ha mostrato come sempre una grande lucidità ed un perfetto controllo di tecnica e feeling, ben assecondato da un solido Petro Ciancaglini al contrabbasso (l'unico parzialmente penalizzato dall'acustica) ed un grintoso e coinvolgente Walter Paoli alla batteria. Il gruppo ha mostrato di poter brillare di luce propria e di non essere considerato solo l'alternativa autarchica al sontuoso trio americano con Johnson e Baron. Notevole ma, a mio parere, ancora con grandi margini di crescita il livello di interplay tra i musicisti.