Mondo Jazz

UN SABATO A MILANO : SYLVIE COURVOISIER E AHMAD JAMAL


SYLVIE COURVOISIER pianoforteROBERTO OTTAVIANO sax sopranoconduce Francesco MandicaSocietà Umanitaria Via Daverio 7 Milanosabato 12 aprile 2008 17.30La stagione dedicata a l'altra metà del suono, cioè al femminile in musica, si conclude con una prima assoluta per Milano: il duo tra la grande pianista svizzera, ormai americana d'adozione, Sylvie Courvoisier, e una delle principali voci europee del sax soprano: Roberto Ottaviano. Un sodalizio che per il sassofonista pugliese si aggiunge ad altri duetti con protagoniste al femminile della tastiera quali Myra Melford o Sophia Domancich. Il duo propone un dialogo ampiamente improvvisato, nel quale emerge la linea più contemporanea del linguaggio jazzistico di impronta europea, frutto del retroterra culturale dei due protagonisti. Ottaviano si è formato nell'ambito della più avanzata scena italiana, mantenendo un forte legame con la tradizione del sax soprano proposta da Steve Lacy e, in parte, David Liebman, proiettata però in una dimensione espressiva che tiene conto del portato della cultura mediterranea quanto di quella degli improvvisatori del centro e nord europa. La Courvoisier, nata a Losanna, in Svizzera e trasferitasi a New York nel 1998, ha collaborato con molti artisti della scena americana: da John Zorn a Mark Feldman, da Yusef Lateef a Dave Douglas, da Fred Frith a Butch Morris, oltre che con improvvisatori dell'area più radicale della musica europea. Inoltre, compone musica per il teatro e la danza e si esprime anche nell'ambito della scrittura contemporanea accademica.Sabato 12 aprile Blue Note Milano (via Borsieri, 37) ospiterà il concerto del grande pianista AHMAD JAMAL che si esibirà accompagnato da James
Cammack (al contrabbasso), Idris Muhammad (alla batteria) e Manolo Badrena (alle percussioni).Il pianista Ahmad Jamal ha lasciato il segno sia sui musicisti che sul pubblico che hanno avuto la fortuna di conoscerlo con il suo approccio innovativo e minimalista. La sua manipolazione dello spazio e del silenzio, della tensione e della distensione nelle dinamiche, ha fatto scuola ed ha avuto un impatto ben oltre le situazioni di trio, tipiche dei suoi concerti. Come arrangiatore Jamal è riuscito ad applicare delle logiche di orchestra alle sue piccole formazioni, usando i suoi espedienti per creare effetti drammatici e di contrasto, e permettendo alla sessione ritmica un ampio respiro nell'indipendenza dei suoi interplay. Ciò nonostante, i suoi ensamble sono altrettanto stabili, seguendo il leader nelle sue svolte improvvise in tempo ed accenti, e fornendo una solida struttura sulla quale basare il suo lavoro solistico. Sul sito http://video.tiscali.it/categorie/Musica/BlueNote/ è possibile guardare l'intervista di Ahmad Jamal al Blue Note di Milano.