Mondo Jazz

PAOLO FRESU/GIOVANNI MAZZARINO : PLAY BALLADS


                                                                                       
L'ennesimo progetto che esce dal cilindro magico di Fresu coinvolge il pianista siciliano Giovanni Mazzarino, miglior nuovo talento nel Top Jazz del 2002 e autore di un pregevole album in compagnia di Steve Swallow e Adam Nussbaum. A dire il vero di Mazzarino negli ultimi tempi avevo perso un pò le tracce, ma il concerto di domenica 27 all'Auditorium Sant'Antonio di Morbegno me lo ha restituito in ottima forma e all'altezza della fama conquistata. Come sempre il pubblico valtellinese è stato avaro di presenze ma ricco di  consensi per un concerto molto ispirato e generoso. Il tema della serata, le ballads e gli standars in generale, è stato risolto con ispirazione e freschezza, schivando la routine che spesso si cela dietro tale tipologia di progetto. L'improvvisazione morbida e intensamente lirica di Fresu ha immediatamente coagulato con il pianismo ora percussivo e teso ora sorprendentemente raccolto e intimista di Mazzarino. La scaletta, abbondantemente improvvisata, ha visto sfilare una serie di evergreen, spesso intersecati e legati fra loro. Ho molto apprezzato una inedita My Funny Valentine in chiave più ritmica che armonica, una dolcissima versione di Round Midnight, una rapida escursione su melodie della canzone italiana (Senza Fine, Parlami d'amore Mariù...) e poi le sapide e pensose pennellate ora al flicorno ora alla tromba su I'm fall in love too easily, Everything happens to me, Retrato em branco e petro, sempre innervate e sorrette dal pianoforte di Mazzarino, in cui riaffiorano a tratti gli studi e gli amori del musicista siciliano per Wynton Kelly e, natur
almente, Bill Evans. Più di un'ora e mezzo di musica sempre tersa e genuina, un'intesa notevole tra i due musicisti in un progetto che non ha moltissimi precenti. Negli anni recenti ricordo solo tre album di grande levatura con la stessa formazione pianoforte/tromba: Diane con Chet Baker e Paul Bley , Rue de Seine con Martial Solal e Dave Douglas e  Things, dello stesso Fresu con Uri Caine. Doppio bis con brano e dedica finale a Tom Harrel, musicista con il quale Mazzarino ha suonato e che è stato presentato da Fresu come uno dei grandi trombettisti viventi a dispetto della tormentata storia personale. I due hanno suonato Sail Away, tema particolarmente elegante e melodico.