Mondo Jazz

RAVA GENERATIONS : CLASSE E QUALITA' IN MOSTRA


Decisamente riuscito il concerto inaugurale della 15° edizione di Atelier Musicale, sabato pomeriggio all'Auditorium Di Vittorio di Milano. Del resto non c'erano dubbi, con un protagonista come Enrico Rava e con i patners che lo accompagnavano la qualità e la bontà dell'avvenimento non erano in discussione. Dello stesso avviso anche il pubblico, folto come mai mi era capitato di vedere in un evento dell'Atelier che dopo tre anni di lavori di ristrutturazione ritrovava la sue sede naturale. Rava nel corso del tempo è riuscito a fare delle sue debolezze  autentici punti di forza, sopperendo con feeling e creatività ad un labbro che sente il passare del tempo e ad una tecnica  non eccezionale. D'altronde la storia  insegna che, viceversa, non basta una capacità prodigiosa sullo strumento   per essere un grande musicista, Wynton Marsalis docet. Il gruppo è costituito da musicisti appartenenti a più generazioni, e alla prova dei fatti, anche per motivi di amplificazione, i più convincenti sono apparsi i più anziani. Strepitoso per gusto, senso del tempo e forza fisica il batterista Fabrizio Sferra. Purtroppo una amplificazione non perfetta ha penalizzato gli altri due componenti della sezione ritmica, Giovanni Guidi al pianoforte e Stefano Senni al contrabbasso, spesso coperti dalla batteria ma anche poco udibili, specialmente il pianista, negli assolo. Mauro Negri è una bellissima certezza sia al clarinetto che al tenore, splendida spalla di un Rava che vive l'ennesima giovinezza creativa. La musica proposta ha spaziato tra originals e grandi standards, con inventiva, originalità e poesia. Bellissimo il brano finale, con la melodia ripetuta sempre più sussurrandone le note fino al silenzio finale e al tripudio di battimani.