Mondo Jazz

A PROPOSITO DI JAZZ


Lettura istruttiva quella dell'"editoriale" di Gerlando Gatto sul suo blog, al quale vi rimando a piè di pagina. Condivido ovviamente gran parte delle affermazioni, da quelle sulla "visibilità" dei musicisti italiani non dotati di un ufficio marketing alla Giovanni Allevi fino alle critiche al Top Jazz della rivista per eccellenza dell'editoria italiana, Musica Jazz. Anche quest'anno a quanto pare il referendum si svolgerà con unico soggetto il jazz italiano. Scelta decisamente auto-limitante, impossibile non considerare tutto quello che di buono si aggira nel globo terracqueo, e forse paradossalmente non utile nemmeno alla causa del jazz italiano. Sottrarsi al confronto con i musicisti americani ed europei per concentrarsi sull'orticello di casa nostra non rende giustizia alla effettiva grandezza del nostro folto e splendido gruppo di jazzisti. Se è assodato che gente come Gaslini o Fresu o chiunque vi possa venire in mente non ha niente di meno e tantomeno niente da invidiare ai vari Marsalis e compagnia suonando, perchè allora ghettizzarli con un referendum a senso unico ? Forse era più logico semplicemente annullare la classifica solo italiana che c'era fino a due anni fa  e comprendere i nostri musicisti e i loro album nelle classifiche complessive.  Una ultima annotazione: Gatto annuncia il suo album italiano preferito per il 2008. Si tratta del bellissimo Pieranunzi plays Scarlatti, che anch'io ho recensito qui sul blog attribuendogli il massimo dei voti. Ma, con tutto rispetto, l'album è tanto bello quanto lontano dal jazz anche nelle accezioni più aperte e contaminate. Per me l'album italiano dell'anno è senz'altro il conturbante Suite for Tina Modotti di Francesco Bearzatti. E con questo mi sono sbilanciato, anche se il mio è parere di semplice appassionato e non comparirà sul Top Jazz.   http://www.online-news.it/jazz/blog/comments.php?y=08&m=10&entry=entry081002-171505