Mondo Jazz

GIOVANNI ALLEVI : FENOMENO O SOPRAVALUTAZIONE ?


Nel gestire il mio blog ho appreso da subito che il tempo va gestito al meglio. Inutile parlare di album o di musicisti che non mi convincono, meglio dedicarsi a tempo pieno alla musica  che amo. Raramente sono uscito da questa semplice regola, e quando l'ho fatto è stato sempre per puntualizzare, mai per stroncare, anche perchè la mia stroncatura fa giustamente un baffo a chicchesia. Allevi l'ho sempre visto come un sopravalutato, ma sopratutto come un musicista che è o puo essere molte cose, ma certamente non un jazzista. D'altronde lui stesso, persona intelligente e simpatica, l'ha ribadito molte volte. Non si considera un jazzista, e certamente non c'è traccia di qualsivoglia improvvisazione nei suoi album e nemmeno nelle registrazioni dal vivo. Questo per me basta a chiudere il discorso. Oggi mi sono imbattuto su Allaboutjazz nella recensione di Paolo Peviani dell'album Evolution. Mi sono pienamente riconosciuto nell'analisi limpida e pacata, senza furori critici e a mio giudizio molto equilibrata. Avendo anch'io ascoltato l'album in questione, mi sono trovato a meravigliarmi della incredibile pochezza musicale delle composizioni e delle orchestrazioni. Una sensazione di vacuità profonda che mi ha riportato  al concerto di Michael Nyman durante il festival di Novara  nella scorsa estate. In un mondo colmo di jazzisti misconosciuti, sottovalutati e dalle straordinarie qualità, parlare di Nyman e Allevi è solo perdere tempo. Speriamo che anche i direttori artistici dei festival italiani prima o poi arrivino alla stessa conclusione...Leggi la recensione di Paolo Peviani