Mondo Jazz

POCHI GIORNI AD UMBRIA JAZZ WINTER/ANTICIPAZIONI 2009


Va in scena ad Orvieto a partire dal prossimo 30 dicembre la sedicesima edizione di Umbria Jazz Winter. Saranno sei giorni (uno in più rispetto alle passate edizioni) di buona musica che avranno come teatro naturale gli ambienti unici di una delle più affascinanti e storiche città dell' Umbria. Star assoluta della manifestazione sarà Joao Gilberto. Questa è la sua prima volta ad Orvieto, l'ultima apparizione a Perugia per Umbria Jazz fu nel 2003. Sarà protagonista per tre giorni consecutivi, il 2, 3 e 4 gennaio sul palco del teatro Mancinelli, in esclusiva europea.Molti inoltre i nomi importanti in cartellone: Martial Solal, Stefano Bollani, Enrico Rava, Duduka da Fonseca, Danilo Rea, Enrico Pieranunzi, Renato Sellani, Joe Locke Roberto Gatto e molti altri.In più musica tutti i giorni a partire dalla mattina e senza soluzione di continuità fino a tarda notte, ben oltre quel ‘'round midnight'' che per chi ama il jazz è continua fonte di suggestioni. Tutto si svolge nel centro storico che per il periodo del festival diventa una città della musica intrigante e atipica.UMBRIA JAZZ 09: PRIME ANTICIPAZIONIConfermati dal direttore artistico Carlo Pagnotta anche i primi nomi per la prossima edizione estiva di Umbria Jazz, dal 10 al 19 luglio, che si annuncia interessantissima(???) e da non perdere (ma và...): PAOLO CONTE, STEELY DAN, SIMPLY RED, BURT BACHARACH, JAMES TAYLOR.A questo punto c'è solo da sperare che al Festivalbar invitino Uri Caine, a Sanremo Bonolis si ricordi di Braxton e la Rai mandi in prima serata Raffaella Carrà con David Murray e Roscoe Mitchell. Umbria Jazz è sempre più simile a Montreaux, uno sgangherato carrozzone pop mascherato da festival jazz a prezzi assurdi e senza più il minimo appeal per l'appassionato vero che per molti anni ne ha decretato le fortune. Ma perchè rovinare tutto cosi' ? Se il problema è economico, ebbene, allora meglio una edizione "minore", senza star (che del resto, da un punto di vista puramente musicale hanno ben poco da aggiungere a quello che già si sa), con musicisti meno conosciuti ma di sicuro talento. Difficile ? Non mi pare, lo fanno tutti i migliori festival di tendenza, con budget  sensibilmente inferiori ma, evidentemente, con gusto, intelligenza  e capacità di rischiare che a Perugia hanno smarrito....