Mondo Jazz

IL PREZZO DELLA CULTURA : DUE MINUTI DI GUERRA IN IRAK


In tempi di crisi economica tra i primi rami ad essere potati c'è naturalmente la cultura. Come se, nel nostro paese, sulla cultura si fossero mai fatti investimenti seri e continuativi. Poichè si confonde l'arte con Mariano Apicella e la cultura con il festival di Sanremo, non hanno destato particolari emozioni se non tra gli addetti ai lavori e, ovviamente, tra i diretti interessati, le chiusure delle orchestre Rai, i mancati finanziamenti a stagioni musicali e il sostegno calante alle prestigiose e storiche orchestre nazionali. In questa situazione confusa e seria ecco due notizie di segno opposto: alcune settimane fa avevo pubblicato un appello per il Bollate Jazz Meeting. Si trattava di sottoscrivere delle quote che avrebero garantito alla associazione di ottenere finanziamenti e ai privati di ottenere ingressi gratuiti e/o scontati. Bene il numero minimo di sottoscrittori è stato raggiunto ed il festival, con programma già annunciato, è salvo (vedi link). Seriamente preoccupato, invece, è il tono del comunicato del direttore artistico di Catania Jazz su una minacciata interpretazione di legge al parlamento siciliano che, di fatto, azzererebbe qualsiasi programma musicale nell'isola. Potete trovare la lettera qui . All'appello di Pompeo Benincasa hanno già aderito persone dello spettacolo(Andrea Camilleri, Ennio Morricone, Nicola Piovani, Stefano Bollani, Ludovico Einaudi, Giovanni Sollima e tanti tanti altri) ma è possibile ed auspicabile l'adesione di chiunque (vedi link ).Poichè le difficoltà economiche non solo espressione solo italiana, registro anche un accorato appello di Cornelia Muller, factotum dell'Uncool Jazz Festival di Poschiavo, situato appena al di là del confine svizzero in un incantevole angolo alpino
. Quest'anno come di consueto dovrebbe tenersi nel ponte dell'Ascensione l'edizione biennale del festival, iniziato nel 1999 e che si è da subito caratterizzato come un progetto forte e di tendenza radicale, con ospiti importanti come Cecil Taylor, Charles Gayle, Roscoe Mitchell, l'Arkestra di Sun Ra, Shainko e molti altri. Purtroppo anche qui la mannaia di finanziamenti cancellati rischia di annullare l'evento. Cornelia scrive una lettera in più lingue (vedi link) da cui trasuda tutta la sua personale passione e impegno, tra l'altro dice di aver investito nelle precedenti edizioni tutto il proprio patrimonio personale, ma se non ci saranno novità temo che anche l'Uncool festival presto diverrà un ricordo. E pensare che per salvare il festival di Poschiavo besterebbero i soldi spesi in due minuti di guerra in Irak....http://www.jazzmeeting.it/http://www.ame.ct.it/blog/http://www.uncool.ch/2007/media/ConISoldi-I.pdf