Mondo Jazz

UN PO' DI BUON UMORE....


.....per finire un'altra settimana. La vignetta è del disegnatore spagnolo Kuto ed è tratta dal sito www.tomajazz.com, un luogo interessante sopratutto per le interviste ai musicisti. Su Cecil Taylor è stato scritto di tutto: inviso ai conservatori (musicalmente parlando), negli ultimi anni ha invece sviluppato una rara e magnifica vena lirica che spesso emerge nel magma sonoro dei suoi happening live. Ho avuto il privilegio di ascoltarlo molte volte, l'ultima in particolare a Reggio Emilia, con Tony Oxley alla batteria, William Parker al contrabbasso ed Anthony Braxton ai sassofoni è stata particolarmente significativa. Parzialmente eluso l'incontro con Braxton, il pianista ha suonato un set in solo di circa quaranta minuti di una bellezza stupefacente, in cui la parte lirica, nella sua visione obliqua e sommersa, è stata addiritura preponderante. Il Cecil Taylor più conosciuto è però un'altro, quello per intenderci del clp di questo concerto a Monaco 25 anni fa. Il pianista americano ha sempre diviso gli appassionati, non esistono per la sua musica zone grigie: o lo si ama o lo si evita. Il suo contributo alla storia della musica afro-americana è però indubbio, cosi' come la stima della quasi totalità dei musicisti e degli appassionati nei confronti di un artista che a ottant'anni compiuti rimane protagonista ed ancora creativo, con in più, negli ultimi, anni, questi bagliori di crepitante poesia lirica.