Mondo Jazz

WAYNE SHORTER


In tre anni e mezzo di post ancora non avevo dedicato nessuno scritto a Wayne. L'occasione me l'ha fornita l'ascolto del nuovo album del contrabbassista Miroslav Vitous, indicativamente intitolato Remembering Weather Report e da pochi giorni edito da E.C.M.. Vitous è stato colonna dei Weather, formidabile gruppo che Joe Zawinul e Shorter hanno gestito per ben sedici anni, ed il primo brano dell'album si intitola Variation on W. Shorter. La carriera di Wayne iniziò giovanissimo nei Jazz Messangers di Art Blakey, di cui divenne anche arrangiatore e compositore oltre chè formidabile strumentista. L'avventura con Miles produsse album storici, per quanto limitata nel tempo. Shorter fece parte del secondo quintetto storico del divino trombettista, completando un gruppo che vedeva Herbie Hancock al pianoforte, Ron Carter al contrabbasso e Tony Williams alla batteria. Dopo i sedici anni e sedici album con Zawinul che decretarono la forma più alta di fusion mai ascoltata, Shorter non ha più avuto gruppi fissi sino al 2001, sfornando album radi per quanto interessanti, e riprendendo antiche collaborazioni (Joni Mitchell e Herbie Hancock in particolare). Da quasi nove anni la musica di Shorter è prodotta all'interno di un formidabile quartetto di tutte stelle, che poco a poco ha amalgamato un linguaggio personale ed una visione unitaria diventando una delle migliori proposte jazzistiche contemporaneee . Danilo Perez al pianoforte, John Patitucci al contrabbasso e Brian Blade alla batteria sono non solo meravigliosi solisti, ma a loro volta anche ottimi leader. La forza nel gruppo sta nel superamento di ogni tecnicismo a favore di un profondo ascolto reciproco: i concerti del quartetto si caratterizzano per lo sviluppo di lunghi set in cui le melodie dei brani  affiorano solo quà e là, privilegiando una decostruzione armonica e melodica frutto di una traettoria univoca e intensamente creativa. Ne è esempio questo brano(All Blues di Miles Davis) famosissimo, che solo in alcuni passaggi diventa riconoscibile grazie al suono estroverso e brillante del soprano. Buon ascolto.http://it.wikipedia.org/wiki/Wayne_Shorterhttp://www.jazzitalia.net/articoli/WayneShorter.asp