Mondo Jazz

IL SECOLO DEL JAZZ


Già ho parlato di questo libro, ad opera di Filippo Bianchi attuale direttore di Musica Jazz, ma mi piace tornare sull'argomento grazie a questo video pescato su You Tube ma sopratutto grazie all'attualità degli scritti raccolti nel volume nel corso di un arco temporale di circa un trentennio. Un opera di grande valore in cui vengono esaminati molteplici aspetti della musica afro-americana con rigore e chiarezza. Impossibile non condividerne le opinioni, argomentate con sobrietà e competenza, difficile resistere alla tentazione di citarne almeno un passo cosi' illuminante sulle scelte contemporanee:Perfezionare una tradizione, piuttosto che estenderla: è una ricorrente ossessione del mondo del jazz, una delle cause certe della sua marginalità e subalternità culturale. Da un lato l'establishment accademico ha messo in mostra quella che Luigi Nono definiva  la "scarsa disposizione a intendere l'altro, il diverso, il conflittuale". L'establishment del jazz, per contro, ha risposto nientemeno che con l'incomprensione dell'essenza stessa dell'oggetto. Che è invece quella di essere mutevole, irripetibile, e quindi bisognoso di regole proprie, anomale. La coincidenza fra elaborazione ed espressione è ciò che rende questa musica unica, e degna di considerazione. Storicizzarla in un improbabile "classicità" significa ucciderla, privarla  del suo senso più profondo. E' il vecchio e sempiterno equivoco per il quale la scrittura è cultura, e la tradizione orale è folklore.