Mondo Jazz

CIAO NUNZIO


Altre volte ho raccontato come il mio avvicinamento alla musica afro-americana sia dovuto anche al bellissimo impatto che da studente ebbi  grazie ad un concerto di Nunzio Rotondo. Nell'arco di due settimane la Biblioteca organizzò due concerti jazz dedicati agli studenti delle superiori (altri tempi....): il primo vedeva all'opera il trio di Romano Mussolini. Non avendo le coordinate adatte, e ascoltando solamente il rock genuino di quei tempi (primi anni 70') ne uscii piuttosto annoiato e deluso. Ovviamente era solo un problema mio di scarsa conoscenza delle dinamiche e dei timbri di un piano jazz tradizionale. Ben diversi gli stimoli ricevuti dal concerto successivo, il quintetto di Rotondo, che allora proponeva un jazz modale molto vicino allo stile e allo spirito di Miles Davis. Ne fui immediatamente conquistato e affascinato, e pur non avendo parametri di riferimento ne adeguate informazioni, feci tesoro delle parole di Nunzio che parlando dal palco alla platea di giovani studenti consigliò l'acquisto di un disco appena pubblicato dal titolo piuttosto complicato.  Si trattava di Bitches Brew di Miles Davis, che a fatica riuscii a procurami e che, a sua volta, mi procurò grandi difficoltà: non riuscivo ad entrarci, mi pareva cosi ostico e diverso da quella brillante e gioiosa musica suonata dal gruppo di Rotondo. Solo molto tempo dopo, riascoltando l'album di Davis d'improvviso mi parve bellissimo e le parole usate da Rotondo nel presentarlo ("una svolta, una nuova concezione") , quanto mai appropriate. Ciao Nunzio La scomparsa di Nunzio Rotondohttp://nunziorotondo.splinder.com/