Mondo Jazz

C'E' FERMENTO NELLE VIE DEL JAZZ


Interessante articolo quello di Claudio Sessa sul Corriere della Sera di ieri sui nuovi locali di tendenza a Milano e nella cintura metropolitana. Naturalmente l’articolo è orientato sul versante della musica afro-americana, e affianca a nomi noti delle autentiche novità costituite da spazi nuovi in locali della più varia estrazione, dalla birreria al piccolo club. A margine dell’articolo una lunga sequenza di nomi e di indirizzi dove orientare le proprie serate.   A Milano ogni generazione di jazzofili ha avuto come punto di riferimento almeno un locale dove si coglieva il polso del momento, si ascoltavano i musicisti attivi in città, si accendevano dibattiti fra appassionati. Non il palcoscenico delle star, com’è oggi il Blue Note, e neppure le benemerite rassegne teatrali che si illuminano in diversi momenti dell'anno, ma la realtà «di base » del far musica quotidiano. C'è ancora, oggi, qualcosa del genere? Chi segue il jazz in città sa che questi non sono tempi generosi, nonostante la gran quantità di ottimi musicisti. Eppure dal centro all'hinterland è possibile tracciare una mappa di indirizzi da conoscere. Questo è il primo indicatore significativo: la scena milanese riproduce in qualche misura quella del jazz internazionale di oggi, policentrico ed eclettico, aperto a ogni suggestione stilistica ma spesso anche diviso fra «scuole» impermeabili fra loro.  Continua  a leggere quiImmagine tratta dal sito dell'autore : http://www.shawnbeard.com/Entry%20Page.htm