Mondo Jazz

TRIO DI ROMA - 33 / HELGE LIEN - HELLO TROLL


E
lenco dei brani: 1. The Pink Panther (6.02); 2. Love Is a Many-Splendored Thing (6.40); 3. The Magnificent Seven (4.10); 4. Moon River (5.16); 5. The Great Escape (5.25); 6. The Shadow of Your Smile (6.30); 7. Hollywood and the Stars (4.38); 8. Gonna Fly Now (4.46); 9. Love Theme from Romeo and Juliette (2.58); 10. The Way We Were (6.15).Musicisti: Danilo Rea: pianoforte; Enzo Pietropaoli: contrabbasso; Roberto Gatto: batteria.Il notevole album Emarcy del Trio di Roma si intitola 33 proprio quanti sono gli anni di conoscenza reciproca tra i membri del gruppo, e davanti a tanta scientifica capacitą di interplay e di scambio dei ruoli, nonchč raffinatezze armoniche e ritmiche, rimane ben poco da scrivere se non l'esternazione di una profonda ammirazione. Il Trio sceglie una manciata di titoli tratti da colonne sonore piuttosto famose e conosciute e dal repertorio riesce a distillare divertimento, groove ed idee in quantitą tale da sbalordire e ammaliare qualsiasi ascoltatore. Danilo Rea č un pianista dalla cifra stilistica personalissima, uno dei grandi protagonisti della ribalta europea, e nell'album sciorina classe scintillante e buon gusto sia che il brano sia mosso e divertente (The Pink Panter), sia quando le luci si abbassano e la melodia prende il riflettore principale (Moon River, Theme from Romeo and Juliette). Non č un album alla ricerca di nuove soluzioni, ma il divertimento č assicurato.
Track listing: Gamut Warning; Axis of Free Will; Radio; Troozee; Diverted Dance; It Is What It Is, But It Is; Halla Troll; Snurt; In the Wind Somewhere.Personnel: Helge Lien: piano; Frode Berg: bass; Knut Aaleflęt: drumsIl trio di Lien giunge al sesto album in sette anni, l'unico ad avere un repertorio interamente costituito da originals e, a mio parere, sicuramente il pił riuscito. Siamo in Norvegia, paese che negli ultimi tempi sta sfornando una quantitą incredibile di ottimi musicisti, e la formula del trio riprende in parte gli ingredienti di altri gruppi scandinavi: una costante attenzione al suono, al tempo e al tono della musica, ed un intelligente mix di influenze folkloriche e classiche, unite ad un beat pressante per quanto piuttosto diverso dal groove di un trio classico di estrazione nero-americana. Insomma una ennesima ma stimolante proposta che in parte richiama esperienze gią conosciute, e penso in particolare agli E.S.T svedesi e al trio di Tord Gustavsen, in parte invece marca caratteristiche peculiari e molto interessanti. Mirabile interazione, assoli pregnanti e temi profondamente lirici che non disdegnano arie di evidente impostazione popolare. La cantabilitą di molti brani emerge facilmente dopo pochi ascolti, ma non va a discapito del risultato finale, permeato di freschezza ispirativa e di ottima tecnica individuale.