Mondo Jazz

LA MUSICA NEI LIBRI


Non necessariamente la musica su libro appartiene alla saggistica: spesso è possibile leggere romanzi, anche noir, dove il jazz o la musica classica hanno un ruolo importante se non decisivo. E' il caso dei miei ultimi due acquisti, autori molto diversi tra loro ma egualmente intriganti. Comincio da Arne Dahl, giallista svedese, e autore di questo Misterioso. Dopo l'enorme successo di Millennium di Larsson ora gli scrittori noir svedesi godono di una forte promozione. Naturalmente, pur avendo letto il primo episodio della saga, il motivo che mi ha avvicinato a Dahl è squisitamente musicale: "Il primo barlume di luce arriva da una prova che l’assassino lascia su una delle scene del delitto. Si tratta di un’audiocassetta (il romanzo dello svedese Dahl è datato 1999, una decina di anni fa i nastri non erano ancora un ricordo) con inciso Misterioso, un brano jazz del Thelonious Monk Quartet, considerato un classico da almeno due poliziotti che fanno parte del gruppo A. Sulle tracce di questa registrazione, che dà il titolo al noir e ha la particolarità di essere un unicum perché accompagnata da un’improvvisazione di cui pochi conoscono l’esistenza, a poco a poco i baldi rappresentanti della legge riescono a trovare la soluzione di un caso che rischiava di emulare il caso Palme, tristemente noto e – soprattutto – insoluto. Nel corso delle indagini sono messe a nudo molte delle debolezze del sistema economico occidentale e delle sue molte connivenze con la malavita organizzata. La denuncia della società è uno dei leit motiv del giallo scandinavo e Dahl non fa eccezione. “Misterioso – dice Kerstin. È un tipico gioco di parole alla Monk. C’è una nebbia nascosta, nel titolo, non te ne accorgi subito. Ma dietro a mystery, mistero, c’è mist, nebbia. C’è, e influenza tutto il pezzo. Il mistero è lì immediato, inafferrabile, è vero, ma evidente, palpabile. La nebbia dentro è più difficile da distinguere. Ma è proprio nella nebbia che ci perdiamo”. Fonte : http://www.ilcritico.com/modules.php?name=News&file=article&sid=414Arne Dahl è lo pseudonimo di Jan Arnald (1963), scrittore, editor, critico letterario di Stoccolma, che ha conquistato le classifiche internazionali con la serie del Gruppo A. “Misterioso” è il suo secondo romanzo pubblicato in Italia dopo “La linea
del male”.Arne Dhal, “Misterioso”, 2009, traduzione di Carmen Giorgetti Cima, Marsilio editori Jean Claude Izzo era uno scrittore marsigliese di discendenza irpina, è autore di diverse opere interessanti: avendo già letto i primi due volumi della sua celebre trilogia (Casino totale, Chourmo) ho ora acquistato il terzo tomo, Solea. Già dal titolo è evidente il collegamento, presente anche negli altri romanzi, con il jazz e con la musica di Miles Davis. Izzo non è solo un autore di storie noir, i suoi libri appartengono a mio parere alla letteratura più colta e raffinata del nostro squarcio di secolo.Questo non è proprio un libro adatto a tutti, facile e immediato, è un libro per chi mastica abitualmente la letteratura. Con questo lavoro si chiude una trilogia su Marsiglia che vede come protagonista Fabio Montale, un ex sbirro disincantato della vita (il nome del protagonista non è casuale, riflette le origini Italiane dell’autore e la sua passione per l’omonimo poeta). Ciò che maggiormente caratterizza la lettura è il senso di soffocamento, la percezione di un’atmosfera pregna di un’aria malsana e carica di pessimismo, un pessimismo che penetra in tutte le righe del romanzo, non concedendo spazio per nessun barlume di speranzaQuesta morsa che attanaglia la sua esistenza è allentata solamente dal suo amore viscerale per la cucina e i cibi che consuma con avidità e passione, così come i vini e gli altri alcolici di cui è un fine intenditore. Anche la musica, una musica “raffinata e colta”, gli serve per non perdere il contatto con la realtà (non a caso il titolo del libro è un omonima canzone di Miles Davis) ed anche il mare, il meraviglioso elemento di cui è innamorato, ha una funzione analoga nella sua vita. Viste le premesse non c’è da aspettarsi un finale diverso da quello che le ultime parole di questo libro ci lasciano, anche se in mezzo a tanta malinconia si riesce comunque a cogliere una poetica della vita che è ben sintetizzata dalle brevi frasi con cui si apre ogni capitolo di questo lavoro. Jean-claude Izzo nasce nel 1945 a Marsiglia dove muore nel 2000 stroncato da un tumore. Ha conosciuto tardi il successo come scrittore, soprattutto grazie alla trilogia noir-marsigliese Casino Totale, Chourmo e Solea. Ha inoltre scritto Marinai Perduti, Il sole dei morenti e la raccolta di racconti Vivere stanca Fonte : http://www.mescalina.it/libri/recensioni-libri.php?id=82