Il mensile del jazz italiano per eccellenza sta prendendo via via nuova forma dopo il passaggio di proprietà e speriamo che nel frattempo acquisisca anche nuovi contenuti. Da affezionato e attento lettore trentennale mi permetto alcune considerazioni con lo spirito più costruttivo possibile e naturalmente senza alcuna vis polemica: 1)La grafica, storico punto debole degli ultimi anni della rivista, è migliorata ma ancora non mi pare pienamente soddisfacente ed è ulteriormente migliorabile2)Personalmente sono saturo dei cd del mese concepiti come compilations. Credo che la maggioranza dei lettori non abbia affatto bisogno di doppioni inutili tenuti in libreria, come nel mio caso, ancora incellofanati. Sarebbe meglio, per quanto la mia idea presenti difficoltà oggettive, cercare di cambiare impostazioni: inediti concordati con musicisti e label o, in alternativa, pescare negli archivi registrazioni live (penso ad esempio alla Rai e alla mole di concerti registrati che non vedranno mai la luce dopo il primo passaggio radiofonico) 3)Le attuali 12 pagine impegnate nell’inserto dedicato al compact del mese potrebbero essere ridistribuite in nuove rubriche, mantenendo solo quattro/sei pagine per la descrizione dell’album allegato alla rivista 4)Parlando di nuove rubriche, considero indispensabile e complementare all’atteso sito internet del magazine, una o più pagine dedicate alla presenza del jazz nel web: video, musica in mp3, web-magazine, spazi dedicati, siti e blog dei musicisti, dei critici e giornalisti, e, perché no, degli appassionati 5)Le riviste francesi pubblicano recensioni di album non ancora usciti. Musica Jazz da questo punto di vista è sempre in ritardo. Non solo, ma credo che le recensioni sulla rivista vadano rivitalizzate: album particolarmente importanti debbono avere più recensioni, coinvolgendo anche musicisti. Mi piace poi l’idea di un album al mese, opportunamente scelto, che venga valutato in maniera motivata da due punti di vista completamente opposti. 6)Aumenterei lo spazio a rubriche sempre interessanti come Carta Stampata. Il materiale non manca di certo e incentiverei anche i Visto da Fuori, spesso stimolanti e inconsueti 7)Vedrei con molto interesse una sequenza di interviste a direttori artistici e organizzatori dei festival italiani. Confrontare problematiche, conoscere meglio il lavoro dall’interno, capire i criteri con i quali questi soggetti si muovono mi pare molto interessante 8)Spesso la posta dei lettori è palestra di esibizionisti e di vacue polemiche. Non di meno, una rubrica con opportuni filtri potrebbe essere importante per tastare il polso dei…”consumatori” del magazine