Mondo Jazz

CHICAGO UNDERGROUND DUO - BOCA NEGRA (THRILL JOCKEY) 2010


Boca Negra Track-Listing:01 - Green Ants02 - Left Hand Of Darkness03 - Broken Shadows04 - Quantum Eye05 - Confliction06 - Hermeto07 - Spy On The Floor08 - Laughing With The Sun09 - Roots And Shooting Stars10 - VergencePersonnel: Chad Taylor: drums, vibraphone, mbira, computer, electronics; Rob Mazurek: cornet, electronics. Giunti al quinto album Taylor e Mazurek per la prima volta traslocano da Chicago e registrano a San Paolo un album dai sapori e dai colori che ben rappresentano una continuità con i dischi precedenti nelle diverse versioni a nome Chicago Underground, e cioè il duo, trio, quartetto e orchestra. I due nelle note di copertina parlano della loro musica come di "una esperienza emotiva che trascende l'idea di genere o etichetta"; nella sostanza il mood è quello consueto, l'incontro libero e creativo di due menti musicali tra le più innovative del palcoscenico chicagoano. Flussi di idee che si intrecciano, uso di multi-registrazioni ed editing, elettroniche misurate, richiami espliciti a più generi vengono gestiti con lucidità e pertinenza. L'impressione all'ascolto è che i musicisti siano più numerosi tanto la scena viene riempita senza mai essere sovraffollata. Il mix di riferimenti, dal rock al folk al free, viene elaborato e sviluppato in un linguaggio che si allontana dalle sperimentazioni più radicali per divenire più accessibile senza mai dare punti di riferimento certi ne sui tempi ne sui temi. Anche Broken Shadows di Ornette Coleman, prima e unica cover nella storia del duo, affiora decostruita a fatica tra il vibrafono e la batteria suonate in contemporanea e la tromba di Mazurek . Il brano appartiene alla edizione del 2002 di Complete Science Fiction e non è tra i più battuti di Coleman, ma nel contesto di Boca Negra (nome che rimanda al vulcano Teide dell'isola di Tenerife) riluce come una preziosa gemma. Altro brano trasversale e spiazzante è Hermeto, forse in omaggio al tastierista brasiliano Hermeto Pascoal, ma dai suoni che invece richiamano un minimalismo trasfigurato e lirico. Tensioni e rallentamenti si susseguono in un continuo vorticoso scambio, la cornetta di Mazurek ora galleggia sottotraccia ora trascina le percussioni di Taylor in un giuoco di chiaroscuri emotivi e di inquietanti linee melodiche. Un album omogeneo e in apparenza molto naturale nonostante le manipolazioni elettroniche, certamente uno dei migliori di questo inizio d'anno.V A L U T A Z I O N E : *  *  *  * 1/2Free download :  "Spy On The Floor", courtesy of Thrill Jockey.