Mondo Jazz

STANCHEZZE


Mi ritrovo spesso a pensare sull' (in)utilità di proseguire l'esperienza del jazz blog. Assodato che scrivo principalmente per me, come sfogo catartico della mia passione, rispetto a quando ho iniziato (e sono passati ormai quattro anni e mezzo) molte cose sono cambiate. I portali jazz sono aumentati a dismisura; per rimanere nell'ambito della lingua italiana la scelta è vasta e diversificata. Anche il numero dei blog dedicati alla nostra musica ha avuto una crescita esponenziale, di riflesso persino quelli italiani. La maggior parte dei blog sono gestiti da giornalisti o addetti ai lavori, quando non direttamente dai musicisti. E io, che mi ritrovo a scribacchiare le mie idee dopo otto ore di lavoro, mi sento sempre più inadeguato e stanco, sopratutto nel mantenere il ritmo quotidiano dei post. Ho imparato a lavorare di mestiere, spesso un articolo mi occupa per pochi minuti, ma quando si vogliono esprimere valutazioni su album o concerti il tempo da investire è ben diverso. Non mi piace la prospettiva di diventare un blog di notizie musicali, ci sono innumerevoli siti che lo fanno già, ne di dedicarmi esclusivamente alle recensioni. Vedo in questo il rischio di autorelegarsi in uno spazio angusto e di non uscire da un vocabolario fatto di non più di qualche centinaio di parole. Ho sempre cercato di dosare notizie, immagini e recensioni, come dico nella testata di Mondo Jazz. Mi rendo conto della marginalità dell'argomento e della difficoltà del mezzo: impossibile andare in profondità nelle analisi, pena l'esclusione della maggioranza dei lettori. Insomma, come in ogni esperienza della vita, in questo momento prevale la stanchezza e la voglia di cambiare. Che fare ? Ci penserò naturalmente, per ora rallento i ritmi e mi riprendo il tempo......