Mondo Jazz

CYRANO WORLD JAZZ QUARTET A MORBEGNO


Nelle note di presentazione degli organizzatori doveva essere il concerto di punta della stagione 2009-2010 e le aspettative non sono andate deluse. La stagione musicale del Quadrato Magico ha vissuto una intensa serata di ottimo latin jazz. Il Cyrano è un gruppo americano, equamente ripartito tra nord e sud: accanto al minuscolo batterista messicano Israel Varela figura il gigante brasiliano Alfredo Paixao al basso elettrico, lo statunitense Bob Sheppard ai fiati ed il pianista venezuelano Otmaro Ruiz, leader del gruppo. Un'ora e mezza di musica accattivante, con una sezione ritmica formidabile per energia, souplesse e leggerezza e due solisti di notevole caratura. Sheppard, ascoltato recentemente nel trio di Peter Erskine, è un post-coltraniano nel solco della linea tracciata da Michael Brecker, anche se più ancorato a prospettive boppistiche piuttosto che free. Ruiz è  un virtuoso della tastiera, ed il termine latin jazz è veramente restrittivo per un solista della sua catatura. Paixao al basso ha una tavolozza sonora molto vicina alla chitarra, mentre i suoi excursus vocali ricordano per colore ed estensione  il grande Caetano Veloso. Varela è un batterista attento al dialogo con i patners, sottile nel fisico quanto inflessibile nello scandire i tempi, nonchè autore di composizioni mirabili melodicamente. La musica proposta è stata un giusto mix tra atmosfere latine e ballate più rarefatte con il sax ed il flauto in primo piano. Formidabili rincorse tra la sezione ritmica ed  il pianoforte si sono alternate a momenti lirici e pensosi, in una alternanza di composizioni originali dei quattro componenti del gruppo. L'elenco delle collaborazioni significative dei quattro è sterminata, ma la sorpresa è stata nel trovare un gruppo coeso e con una propria identità a dispetto del ruolo di side-man che caratterizza il profilo di ciascheduno. Fortunatamente per il discreto pubblico accorso (numericamente non debordante, ma caldo nella sostanza), il volo che portava i quattro è stato tra i pochissimi ad atterrare alla Malpensa, causa il vulcano islandese. La serata è stata certamente appagante per gli spettatori e anche per i musicisti, a lungo applauditi dal pubblico. Significativo il breve racconto di Varela, a lungo sodale con Pat Metheny, durante la presentazione di Via Lecco 11, un suo brano che prende il titolo dalla via dove il musicista ha abitato per due anni a Milano: "Bellissima città, ma in due anni non ho mai lavorato...."